Martedì 7 maggio circa 200 bare, di cartone, sono state posizionate in piazza della Signoria a Firenze, di fronte a Palazzo Vecchio, per commemorare le vittime sul lavoro in Toscana negli ultimi anni e chiedere misure incisive per la sicurezza.
Si tratta dell’iniziativa organizzata dalla Uil ‘Zero Morti sul Lavoro’. In apertura, una studentessa ha letto i nomi e le storie di alcune vittime sul lavoro, poi ha lasciato spazio agli interventi.
Al flash mob davanti all’arengario hanno partecipato tra gli altri il segretario generale della Uil Toscana Paolo Fantappiè, il segretario organizzativo Uil nazionale Emanuele Ronzoni, il sindaco di Firenze e Emma Marrazzo, la madre di Luana D’Orazio, la giovane morta sul lavoro nel 2021.
“Di mia figlia mi è stata mandata questa a casa – ha detto Marrazzo mostrando una scarpa indossata dalla figlia il giorno dell’incidente in una ditta di Montemurlo (Prato) – e mia figlia ci è andata intera a lavorare. Mia figlia ha fatto quattro giri in quel rullo e le e’ volata la scarpa. Io non ci sto all’omicidio colposo e basta, non ci sto. La ditta sta lavorando, non ha chiuso nemmeno nel giorno del funerale ed era lutto regionale. Ora come gesto – ha continuato – portero’ questa scarpa su una di queste bare che sono vuote, ma sono state riempite purtroppo e ad alcuni nemmeno quello è toccato perché hanno dovuto cercarne i pezzi”.
La mamma di Luana ha quindi appoggiato, come gesto simbolico, la scarpa della figlia su una delle bare situate in piazza della Signoria.
Emanuele Ronzoni ha detto che “noi non finiremo di portare avanti il nostro impegno, ‘Zero morti’ è la campagna che abbiamo scelto come Uil perché questo è il nostro obiettivo. Vedere queste bare qui in questa piazza in modo simbolico deve suscitare in ognuno di noi, nelle forze politiche, nell’opinione pubblica, un atto di responsabilità. Gran parte di quelle bare e di quelle morte sono dipese da atti irresponsabili”.
Fantappiè ha poi ricordato che “in Toscana registriamo nel 2023 51 morti ed in questi mesi stiamo registrando un aumento del 4,3% rispetto all’anno precedente e del 6,8% rispetto agli stessi mesi del 2023 di denunce sul lavoro. E’ una strage infinita che parte da via Mariti ma che è proseguita fino a ieri nel palermitano. Noi diciamo basta, aspettiamo che il governo ci convochi, cosa deve succedere di altro di così tragico per trovare delle soluzioni che come Uil abbiamo proposto”.