All’avanguardia in Europa, ampliato, potenziato e sostenibile. Il Green Data Center dell’Università di Pisa raddoppia per supportare le nuove sfide nel campo della ricerca scientifica e della didattica e per sostenere la transizione digitale del territorio e diventa così il più grande data center universitario in Italia.
Un salto nel futuro della ricerca e del digitale
Oggi è stata inaugurata la nuova sala della struttura di San Pietro a Grado, che adesso mette a disposizione della comunità dell’Ateneo pisano 38 rack aggiuntivi che, sommati ai 66 già presenti nella struttura, porta a 104 il loro totale. Numeri che lo rendono anche l’unico Data Center universitario del nostro Paese ad aver ottenuto la classificazione “A” da parte di AgID.
“L’Università di Pisa aspira ad una posizione di avanguardia nello sviluppo dei processi di digitalizzazione, necessari per affrontare al meglio le nuove sfide sulla formazione, sulla ricerca e sul trasferimento tecnologico. In questo, l’investimento fatto nel Green Data Center di Ateneo è per noi strategico – ha commentato il rettore, Riccardo Zucchi – l’ampliamento di questa struttura, infatti, ci permette di compiere un salto di qualità in progetti competitivi di elevato livello e in contesti di frontiera, come il 5G, l’Intelligenza Artificiale, il quantum computing o il tema dell’high performance computing nel contesto del Centro Nazionale finanziato nel PNRR”.
“Un data center a livello di ateneo è uno strumento competitivo fondamentale per la ricerca nell’ambito delle scienze e dell’ingegneria – ha aggiunto il prorettore vicario dell’Università di Pisa, Giuseppe Iannaccone – se ben gestito è la soluzione più efficiente dal punto di vista operativo ed economico, mentre dal punto di vista ambientale è superiore ad una situazione in cui le risorse sono distribuite tra i vari laboratori dell’ateneo”.
Un Data Center sostenibile che aiuta il territorio
L’espansione del Green Data Center non solo permette di incrementare notevolmente la potenza di calcolo a disposizione della ricerca scientifica dell’Ateneo pisano ma ha ricadute positive anche sul territorio.
“Con lo sviluppo del Green Data Center di Ateneo, si potenzia anche la nostra capacità di sostenere i processi di digitalizzazione, non solo dell’ateneo ma anche del territorio, consolidando quello che è il ‘modello UniPi’ di transizione digitale, in cui il nostro ateneo mette a disposizione del territorio le sue infrastrutture e le sue forti competenze nel campo dell’ICT” ha spiegato il delegato del rettore per la transizione digitale, Giuseppe Anastasi.
Il tutto con una forte attenzione per la sostenibilità ambientale. Sono state infatti scelte innovative soluzioni di raffreddamento a liquido che permettono l’implementazione del raffreddamento a liquido anche in Data Center già esistenti con raffreddamento ad aria. È stata così possibile l’adozione anche di sistemi di calcolo ultima generazione come il Lenovo Neptune, che garantisce un abbattimento fino al 40% dei consumi di energia senza dover sacrificare le prestazioni.
Infine è stata potenziata anche la connettività interna ed esterna ad alta velocità ed elevata affidabilità della struttura.