Un green carpet degli oli extravergine di oliva Dop e Igp Toscana. Al cinema La Compagnia per il settimo anno la passerella per premiare le eccellenze regionali dell’oro verde. Oltre 36mila le aziende professionali e amatoriali, di cui 9mila produttori di oli Dop e Igp di qualità e 400 frantoi attivi. Ben 91 mila ettari ad olivo di cui 16 mila bio, oltre 15 milioni di piante, ben 80 varietà di olivo autoctone, dal Frantoio al Moraiolo, dal Leccino al Maurino e al Pendolino. Un patrimonio di biodiversità agraria d’eccezione nel mirino delle produzioni super intensive diffuse pure sul territorio toscano e messo alla prova dal cambiamento climatico.
I numeri della Selezione Oli Extravergine 2024 restituiscono un identikit ben preciso del mondo degli extravergine di oliva Dop e Igp. Senza dimenticare, a monte della filiera olivicola ed olearia regionale, la crescita del distretto vivaistico, specializzato nella produzione di piantine di olivo, con base nella zona di Pescia: in provincia di Pistoia, va detto, è presente uno dei principali poli del vivaismo olivicolo a livello nazionale.
La selezione oli extravergine 2024
La Selezione Oli Extravergine 2024, promossa dalla Regione Toscana con la collaborazione della Camera di Commercio di Firenze insieme a PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana, è stata l’occasione per parlare del settore olivicolo e delle sue prospettive, dell’importanza della frangitura per ottenere un’elevata qualità, per un aggiornamento nel campo della ricerca sulla provenienza degli oli ma anche per scoprire le attività dei Consorzi volte alla tutela e alla valorizzazione degli oli della Toscana.
L’evento, ospitato dal Cinema La Compagnia a Firenze, ha visto i saluti istituzionali di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, di Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana e assessora all’Agroalimentare, Massimo Manetti, presidente di PromoFirenze, Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di Commercio di Firenze e di Francesco Palumbo, direttore di Fondazione Sistema Toscana.
Saccardi: “Investimenti per qualità, territorio, salute”
La vice presidente Stefania Saccardi ha ricordato l’importanza di investire sempre maggiori risorse per lavorare sulla qualità dell’olio senza trascurare aspetti tutt’altro che secondari: dal valore paesaggistico all’aspetto dell’innovazione e della modernizzazione degli impianti. “La Toscana è la regione che ha 4 Dop e una Igp sull’olio e quindi si conferma una regione decisamente impegnata a sostenere la qualità. Abbiamo oltre 400 frantoi fortemente rinnovati -ha ricordato la vice presidente Saccardi-. Nello stesso tempo abbiamo spinto affinché a livello nazionale con l’ecoschema 3 fosse premiata l’olivicoltura con valore paesaggistico. Insomma, tante misure per fare in modo che la nostra produzione, seppur contenuta in termini quantitativi, si caratterizzi sempre di più come una olivicoltura di grande qualità e ci siano sempre meno olivete abbandonate perché l’olivicoltura svolge un ruolo chiave non solo per il prodotto, ma per il territorio in generale”.
La vice presidente ha posto l’accento sulla tutela del paesaggio e della biodiversità ribadendo l’impegno per salvaguardarli. A cui si aggiunge il tema della sostenibilità con un’ampia diffusione di un’olivicoltura biologica. Per sostenere queste strategie ecco quindi l’impegno della vice presidente per una maggiore conoscenza dei prodotti a partire dai ristoranti. “Non può esistere che nei nostri territori in tavola ci siano oli anonimi o, come per il vino, non vengano illustrate le caratteristiche del prodotto” ha aggiunto.
Il ruolo crescente dell’oleoturismo
Un ottimo veicolo di promozione si sta rivelando l’oleoturismo con i frantoi ormai al pari delle cantine d’autore “per offrire accoglienza turistica e valorizzare la produzione“. Altro obiettivo tutt’altro che secondario l’importanza di valorizzare le proprietà nutraceutiche dell’olio, ha concluso la vice presidente. “Va spiegato -ha rimarcato Saccardi- che l’olio toscano oltre a essere buono fa bene, quindi scegliere un olio di qualità, che costa di più è un investimento in qualità salute e sul nostro paesaggio”.
Salvini: “il prezzo oggi non è proporzionato”
Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di Commercio di Firenze ha ricordato come questo sia il 7° anno del format della selezione degli oli Dop e Igp: “un format che funziona e mette nella giusta luce la qualità”.
Salvini ricordano le problematiche che sta vivendo il comparto con il cambiamento climatico, ha posto l’attenzione sull’aspetto del prezzo del prodotto. “Il 25% di oli extravergine Dop Igp nazionali di qualità viene dalla Toscana. Il prezzo oggi non è proporzionato all’impegno e alla fatica che richiede questo tipo di qualità: oggi il prezzo dell’olio Dop Chianti Classico è di 17 euro al libro, dell’Igp Toscano di 12 euro prezzo” ha insistito.
Manetti: l’impegno per promuovere l’agrifood Toscano
Massimo Manetti, presidente di PromoFirenze azienda speciale della Camera di commercio di Firenze, ha invece ricordato l’impegno profuso durante tutto l’anno per promuovere la realtà toscana con i grandi buyers da tutto il mondo in tre eventi ormai ben riconoscibili: Buywine, Buyfood e il progetto ExportHub Days che consente ai produttori di incontrare gli esperti dei principali mercati esteri.
“PromoFirenze – ha detto ancora Massimo Manetti, presidente di PromoFirenze – offre servizi specialistici per tutte le aziende toscane che vogliono potenziare l’export. La Selezione degli Oli Dop e Igp, che curiamo ogni anno per la Regione e tradotta anche in lingua inglese, può costituire anche una ottima carta da spendere sui mercati esteri”.
Palumbo: il ruolo di Fondazione Sistema Toscana
Il ruolo crescente dell’oleoturismo è al centro dell’azione di Fondazione Sistema Toscana attraverso siti web e canali social come ha ricordato il direttore di FST Francesco Palumbo. “Il racconto delle eccellenze agroalimentari e dell’olivicoltura – ha detto il direttore della Fondazione Sistema Toscana – sono da sempre al centro dell’attenzione di Fondazione Sistema Toscana attraverso la sua testata giornalistica, intoscana.it, grazie a format innovativi come ‘Toscana Bella e Buona’ e ‘Storie di Moderni Contadini’ e attraverso la comunicazione degli eventi regionali BuyWine e BuyFood. Ma c’è una interessante novità che riguarda Visittuscany.com, il portale in cinque lingue della destinazione Toscana gestito sempre da FST. Prossimamente, oltre agli operatori del turismo, anche quelli della filiera agroalimentare potranno proporre servizi ed offerte sui canali di Visittuscany attraverso l’ambiente digitale a loro dedicato Vetrina.toscana.it,
Innovazione e produzione olearia in Toscana
A seguire la tavola rotonda con gli interventi tecnici di Alessandro Parenti professore Università di Firenze – D-AGRI sul futuro dei frantoi, su come si sono evoluti nel tempo i sistemi di trasformazione delle olive in olio e di come la tecnologia e l’innovazione dei macchinari possa incidere notevolmente sulla qualità del prodotto finale, anche più della zona di provenienza.
Gaia Meoni ricercatrice Università di Firenze – CERM ha illustrato la tecnica della risonanza magnetica nucleare (NMR) applicata all’olio, uno strumento importante per determinarne le caratteristiche chimiche come gli acidi grassi, i valori nutrizionali o i polifenoli, ma anche la zona di provenienza e quindi l’autenticità di un prodotto, isolando una sorta di “impronta digitale”, il tutto con una sola goccia di olio, senza sprechi e in pochi minuti.
Chiara Cherubini, tecnico Analytical, ha sottolineato l’importanza di un approccio esperto e competente nella filiera della produzione. Infatti, anche in anni più complicati, l’esperienza di professionisti sul campo, ha portato comunque ad ottenere oli eccellenti avendo saputo scegliere, per esempio, il momento giusto per la raccolta, o impostando i macchinari nella maniera più performante. A condurre l’evento Simona Bellocci, giornalista di Intoscana.it.
Le azioni programmate della Regione
La Regione Toscana, da sempre al fianco degli olivicoltori e dei gestori dei frantoi, sta incentivando metodi innovativi di coltivazione e di gestione delle acque, impianti sperimentali e agricoltura di precisione grazie ad un Bando PNRR da oltre 22 milioni di euro (scadenza prorogata al 31 maggio).
Sempre col PNRR, dei 400 frantoi presenti sul territorio toscano, ben uno su 4 ha partecipato al bando per il rinnovamento degli impianti. Sono arrivate richieste per 20 milioni di euro: al momento la Toscana ne ha a disposizione 8,3 ma non si esclude una riassegnazione di risorse con lo scorrimento della graduatoria. Gli interventi previsti dal finanziamento riguardano l’ammodernamento delle strutture con tecnologie più sostenibili nel segno di un’economia circolare a basso impatto ambientale e al riutilizzo degli scarti. C’è poi il sostegno al vivaismo olivicolo ed alla ricerca di materiali genetici sempre più idonei.
Tutti i produttori premiati
Nell’edizione 2024 sono stati selezionati quarantacinque oli, che rappresentano l’eccellenza della produzione olearia toscana, di cui uno proveniente dalla provincia di Pistoia, uno da quella di Massa, due da quella di Arezzo, altrettante da Livorno e da Lucca, nove da Grosseto, dodici da Siena e sedici da Firenze. Tra i riconoscimenti anche alcune menzioni speciali per la migliore “Selezione olio Monocultivar”, “Selezione olio Biologico”, “Selezione Biofenoli” e la “Selezione Packaging”, oltre all’ambito titolo di “Migliore olio” per ciascuna DOP e IGP.
I riconoscimenti sono stati consegnati da Stefania Saccardi insieme ai presidenti dei Consorzi. L’iniziativa si propone di evidenziare i migliori oli DOP e IGP della Toscana e di diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva di qualità certificata, stimolando lo sforzo delle imprese olivicole al continuo miglioramento della qualità del prodotto.
I punti di forza del mondo dell’olio
l principale punto di forza del settore olivicolo ed oleario regionale è rappresentato dall’elevata qualità delle produzioni, per la quale la Toscana è ampiamente conosciuta e apprezzata a livello internazionale. Nel panorama nazionale delle DOP e delle IGP degli oli extravergini di oliva, infatti, la Toscana emerge per i quantitativi di oli certificati, che rappresentano una quota rilevante del totale nazionale.
Sono cinque le DOP e IGP degli oli extravergini di oliva, registrate dall’Unione Europea, che si riferiscono a zone di produzione comprese nel territorio regionale: Toscano IGP, Chianti Classico DOP, Terre di Siena DOP, Lucca DOP, Seggiano DOP.
La produzione regionale di olio di oliva si attesta mediamente intorno ai 150.000 quintali annui (circa il 5% della produzione nazionale), dando luogo ad un valore di quasi 130 milioni di euro, pari a circa il 5% del valore totale della produzione agricola regionale. In Toscana sono più di 90 i corsi professionali per assaggiatori autorizzati dalla Regione dal 2000 ad oggi, oltre 860 gli assaggiatori iscritti nell’articolazione regionale dell’elenco dei tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini e extravergini, e 20 i panel di assaggio professionali riconosciuti dal Masaf.
Il catalogo degli oli Dop e Igp 2024
L’evento è stato anche l’occasione per presentare il Catalogo della Selezione – edizione 2024, redatto sia in lingua italiana che inglese, pubblicato anche online sul sito web della Regione Toscana. Il catalogo raccoglie le schede descrittive di tutti gli oli selezionati e che rappresenta un importante strumento di valorizzazione e promozione per le aziende produttrici.