Da una parte le sfide dell’Intelligenza Artificiale, dall’altra il dedalo di algoritmi che rende le persone sempre più dipendenti dai social e poi i colossi del web, padroni dei big data. Sullo sfondo la corsa dell’innovazione tecnologica e le normative che tentano di regolazzire il tutto. Di questo (e molto altro) tratta il nuovo libro di Daniele Magrini “L’anno dell’Intelligenza Artificiale” (primamedia editore).
La presentazione è in programma lunedì 25 marzo alle 18 alla libreria Il Libraccio di Firenze, via de’ Cerretani 2. Intervengono insieme all’autore, Benedetta Baldi e Carlo Sorrentino, docenti all’Università degli Studi di Firenze, e Bernard Dika, portavoce del presidente della Regione Toscana, delegato politiche giovanili e innovazione. Modera il giornalista Stefano Fabbri.
Un reportage sull’intelligenza artificiale
Il libro è un reportage giornalistico attraverso il quale l’autore, giornalista da sempre attento ai temi dell’innovazione tecnologica, analizza il 2023, l’anno dell’Intelligenza Artificiale preceduto il 30 novembre 2022 con il rilancio di Chat Gpt.
Tanti gli eventi analizzati: il primo sciopero a Hollywood, che ha visto marciare compatti sceneggiatori e attori famosi al primo summit mondiale sull’Intelligenza Artificiale, a Bletchley, alle porte di Londra dove Alan Turing decrittò i codici dei nazisti; la prima legge al mondo sull’Intelligenza Artificiale varata l’8 dicembre 2023 dall’Unione Europea, alla prima denuncia, a fine dicembre, sempre contro Chat GPT e Copilot, ad opera del New York Times per violazione del copyright. La domanda che torna ricorrente è: l’intelligenza artificiale farà bene o male?