Dal 22 marzo al 21 luglio 2024 Palazzo Strozzi ospita “Angeli caduti” una grande mostra dedicata all’opera del grande artista tedesco Anselm Kiefer.
Il titolo dell’esposizione indica gli angeli cacciati dal Paradiso a seguito della loro ribellione contro Dio. Quest’immagine simbolica, rappresentazione dell’intera umanità, diventa punto di partenza di un viaggio attraverso allegorie, figure e forme che riflettono sull‘identità, la poesia, la storia, il mito, la filosofia e la religione.
A Palazzo Strozzi le sue opere sono messe in dialogo con l’architettura rinascimentale, amplificando le stratificazioni dei loro significati intorno a temi come la memoria, la storia e la guerra
Attraverso venticinque opere storiche e di recente produzione l’esposizione permette di esplorare la produzione dell’artista che abbraccia pittura, scultura, installazione e fotografia, esplorando le connessioni tra passato, presente e futuro.
È la mastodontica “Engelssturz” Caduta dell’angelo ad aprire nel cortile di Palazzo Strozzi la mostra. L’opera che si ispira all’Apocalisse e al quadro “San Michele Arcangelo” del napoletano Luca Giordano, vuole spiegare come il male sia arrivato nel mondo e abbia dato origine al peccato originale, un’immagine molto potente e drammatica.
“Anselm Kiefer ha lavorato a Palazzo Strozzi realizzando un progetto espositivo totalmente nuovo che esalta la forte vitalità della sua arte- ha dichiarato Arturo Galansino, Direttore della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della mostra –Kiefer è uno dei massimi artisti viventi e la sua ricerca attinge dalla letteratura, dalla filosofia e dalla storia, in una riflessione continua sulla natura dell’essere umano. A Palazzo Strozzi le sue opere sono messe in dialogo con l’architettura rinascimentale, amplificando le stratificazioni dei loro significati intorno a temi come la memoria, la storia e la guerra. La mostra diviene un invito a tutti visitatori a investigare la complessità dell’esistenza tra passato, presente e futuro e nella dialettica tra spiritualità e materialità”.
I dipinti irradiati
L’installazione immersiva Verstrahlte Bilder (Dipinti irradiati) è composta da 60 dipinti realizzati dall’artista tra il 1983 e il 2023, che riempiono completamente le pareti di una delle sale più grandi di Palazzo Strozzi.
la distruzione è un mezzo per fare arte
I “dipinti irradiati”, scarificati e scoloriti da radiazioni al plutonio, invitano a una riflessione sulla fragilità della vita e sul potere dell’arte.
Olio su tela, gommalacca e tessuto sono solo alcuni dei materiali utilizzati per creare un’esplorazione inquietante sui temi della distruzione e del decadimento, simbolo della condizione umana stessa.
L’arte di Kiefer rifiuta ogni limite, spaziale e temporale, e per volere dell’artista stessa non è mai finita, ma sempre in costante mutazione.
Secondo l’artista, “la distruzione è un mezzo per fare arte. lo metto i miei dipinti all’aperto, li metto in una vasca di elettrolisi. La scorsa settimana ho esposto una serie di dipinti che per anni sono stati sottoposti a una sorta di “radiazione nucleare” all’interno di container. Ora soffrono di malattie da radiazione e sono diventati temporaneamente meravigliosi”.