Al via l’attività 2024 dell’Accademia della Vite e del Vino con la cerimonia del 75esimo Anno Accademico. L’appuntamento, il 22 marzo, è all’Auditorium della Camera di Commercio di Firenze (Via Diaz, 14). Per l’Accademia, il più importante sodalizio italiano dedicato alla vitivinicoltura, con al suo attivo circa 600 accademici tra studiosi, imprenditori e divulgatori del settore l’occasione per fare il punto della situazione.
Il programma della mattinata prevede, a partire dalle 10, i saluti del presidente dell’Accademia, il professore Rosario Di Lorenzo, la consegna dei diplomi accademici e quindi la prolusione di Lamberto Frescobaldi, accademico, Presidente dell’Unione Italiana Vini, con un intervento sulla “Situazione attuale e prospettive per il settore vitivinicolo nazionale”.
“Apriamo questo anno accademico forti di un primo ciclo di lavoro che ha visto il presente consiglio impegnato in particolar modo a sostenere il settore con contributi che hanno dovuto far riferimento a uno scenario, quale quello vitivinicolo, che sta cambiando – commenta Rosario Di Lorenzo – l’intervento del presidente Frescobaldi servirà a scattare una fotografia non solo delle attuali condizioni del settore, ma anche delle eventuali dinamiche future a suo sostegno”.
L’Accademia Italiana della Vite e del Vino tra i propri membri annovera docenti universitari, il meglio dei ricercatori italiani in campo vitivinicolo, i titolari delle maggiori imprese del settore e gran parte di coloro che, sotto diversi aspetti, contribuiscono alla esaltazione nell’ambito sociale, artistico e letterario delle denominazioni e dei vini di alta qualità. L’Accademia è collegata al Ministero dei Beni Culturali ed al Ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e delle Forste.
L’attività si svolge in “tornate” a carattere itinerante con eventi organizzati insieme a visite conoscitive di specifiche realtà produttive. Questo ne consente divulgazione e valorizzazione in Italia e all’estero. AIVV assegna il premio “Arturo Marescalchi” per celebrare la memoria del suo primo presidente onorario. Oltre al premio internazionale di vinicoltura “Giovanni Dalmasso” in memoria del suo presidente fondatore e il premio “Pier Giovanni Garoglio”, in ricordo dell’illustre studioso che è stato per diversi anni suo presidente.