“Il 2023 non è stato un anno facile” per il sistema moda della Toscana, “lo si è visto anche dai numeri degli scambi internazionali, -9% le esportazioni toscane della moda verso il mondo, e dai dati della produzione del settore, che mediamente flette più della media complessiva dell’industria” così Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Toscana Centro e Costa, è intervenuto a Future for Fashion 2024.
“Questa due giorni rappresenta un tassello importante – ha detto – della strategia di reazione e di rilancio che abbiamo messo in campo insieme alle nostre aziende del settore. Mi riferisco, ad esempio, al ‘Patto di sistema’ fra imprese e sindacati per minimizzare gli impatti sulla filiera della pelletteria, causati dal rallentamento congiunturale. Un patto che vuole portare avanti progetti per preservare il saper fare e l’eccellenza che contraddistinguono la nostra pelletteria”.
Una strategia di rilancio per il sistema moda
Dunque, in questa fase “abbiamo bisogno di un sistema-Paese che sappia interfacciare l’innovazione continua delle aziende”, ha aggiunto Bigazzi, ricordando che “aprendo l’ultimo Pitti Uomo il ministro Urso aveva detto che il 2024 dovrà essere l’anno delle politiche industriali sul made in Italy. Rilancio e rafforzo la sua proposta. Ci aspetta un periodo impegnativo e sfidante. E mai come ora c’è bisogno sia di politica industriale per non restare impantanati nel presente e progettare il futuro”.
Nardella: un distretto della formazione
“A Firenze abbiamo una buona esperienza nel rapporto tra formazione e produzione, e dobbiamo insistere su questo modello, altrimenti rischiamo di perdere la grande sfida competitiva con i grandi colossi della moda che vengono da altri paesi” ha affermato Dario Nardella, sindaco di Firenze, aprendo l’iniziativa Future For Fashion 2024 a Palazzo Pitti.
Nardella ha parlato del concetto di “un distretto della formazione”, perché “ci sono pochi settori di eccellenza e di qualità come la moda, nei quali l’aspetto formativo è fondamentale, quindi dalla scuola dell’obbligo fino alle scuole di specializzazioni, dai centri di formazione professionale al sistema degli stage, è fondamentale che questo sistema di formazione garantisca all’industria della moda dei livelli di professionalità altissimi, non soltanto per il mondo della comunicazione e del marketing, ma anche in quello della creazione del prodotto e anche quello manageriale”.