‘La pasta fresca nella cultura alimentare toscana: storia e saperi di un’arte antica’, è il titolo della ricerca curata dallo storico Maurizio Tuliani. Un lavoro condotto negli archivi di stato di Siena e Grosseto e commissionato dalla Confesercenti di Siena e Grosseto sull’origine della pasta fresca in Toscana.
“La pasta fresca fa parte della nostra tradizione culinaria, si è radicata già all’inizio del Medioevo, quando diventa un piatto vero e proprio, anche grazie all’influenza araba”, spiega Maurizio Tuliani. Nei secoli, “i due grandi poli furono Siena e Firenze, nel Trecento troviamo già nei documenti la figura del lasagnaio”.
La pubblicazione è stata presentata a palazzo del Pegaso. Sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, l’assessore regionale Leonardo Marras e la consigliera regionale Donatella Spadi e Maila Bettaccini, responsabile area turismo di Confesercenti Toscana.
Igp, l’iter per il tortello maremmano
“È bello raccontare questa storia in una pubblicazione – dice il presidente Antonio Mazzeo –. Il modo di fare la pasta è cambiato molto nel tempo. Ricordo che è in corso l’iter per ottenere il disciplinare Igp (identificazione geografica protetta, ndr) anche per il tortello maremmano. Cogliamo l’occasione per prendere l’impegno, anche come Consiglio regionale, a sostenere questo iter. Ringrazio Confesercenti Toscana e Confesercenti Grosseto per questa iniziativa”.
“Quella della pasta fresca è una bellissima storia. La Toscana in genere e in particolare i territori grossetano e senese sono ricercati anche per i loro prodotti enogastronomici: il picio senese e il tortello maremmano vengono esportati in tutto il mondo. Bene ha fatto Confesercenti a commissionare questo studio”, dichiara la consigliera Donatella Spadi.
L’impegno di Vetrina Toscana
“Oltre al percorso di ricerca e alla prospettiva del riconoscimento della qualificazione di identificazione geografica protetta, c’è di mezzo anche il fatto che la Toscana tutta cerca di promuoversi anche attraverso l’enogastronomia -sottolinea l’assessore Leonardo Marras-. Vetrina Toscana è il progetto che accompagna da oltre vent’anni la produzione turistica dal punto di vista enogastronomico e incrocia ormai oltre duemila imprese, che possono presentarsi con una carta d’identità chiara, autentica, sostenibile”.
“Abbiamo sposato l’idea perché riteniamo che l’enogastronomia rappresenti le peculiarità del territorio e abbiamo avviato un percorso formativo negli anni scorsi per promuovere la pasta fresca. Questa pubblicazione rappresenta per noi la conclusione di questo percorso” ribadisce Maila Bettaccini.