Thriller, horror, commedie e webtoons in salsa coreana, alla 22° edizione del “Florence Korea Film Fest”
Non smette di stupire il pubblico il Florence Korea Film Fest, kermesse dedicata al meglio della cinematografia dalla Corea del sud, ideata da Riccardo Gelli ben ventidue anni fa, che si terrà a La Compagnia e al Teatro Verdi di Firenze dal 21 al 30 marzo prossimi. Tanti gli ospiti importanti attesi a Firenze e sorprendenti le novità in programma. A calpestare il “red carpet” del festival 2024, saranno le star coreane Lee Byung-hun, che ha preso parte alla serie cult “Squid Game”; Song Kang-ho, protagonista indiscusso del film premio Oscar “Parasite”; il regista Kim Jee-woon, uno dei talenti più innovaviti del nuovo cinema coerano; il compositore Jung Jae-il, autore delle colonne sonore di film pluripremiati.
Il programma del “Florence Korea Film Fest” 2024
Alla manifestazione dedicata alla cinematografia sudcoreana, ci saranno cinque masterclass in cui gli ospiti si racconteranno al pubblico, oltre ai focus su webtoons, i fumetti digitali in voga tra le giovani generazioni asiatiche, il cinema anni ‘60, genere molto praticato in Corea del Sud. In tutto saranno oltre 80 i film proiettati, in sala e online, suddivisi in varie sezioni: Orizzonti Coreani, con i film mainstram; Independent Korea, con le promesse del futuro e Corto, Corti!
Opening night giovedì 21 marzo (ore 20.30), con la proiezione di Concrete Utopia, il thriller diretto da Um Tae-hwa, campione d’incassi in patria (terzo film più visto nell’anno appena passato), con il regista ospite e presente in sala. A chiudere la rassegna sarà invece, giovedì 28 marzo (ore 20.30) il film di Jason Yu, Sleep, che vede protagonista Lee Sun-kyun (anche lui attore in Parasite), alla sua ultima interpretazione prima della tragica recente scomparsa. Ospite speciale di quest’anno sarà l’attore Lee Byung-hun, 20 film all’attivo e protagonista in 5 serie tv di successo, tra cui quella dei record Squid Game, uno dei nomi più promettenti del panorama cinematografico e star assoluta in Corea del Sud.
Da segnalare, nella sezione Orizzonti Coreani i film Hopeless, dell’esordiente Chang-hoon Kim; The Childe, di Park Hoon-Jun, racconto di formazione ambientata tra le Filippine e la Corea; Cobweb, presentato a Cannes 2023, che sarà proiettato alla presenza del regista Kim Jee-Woon e l’attore Song Kong-ho; In our day, di Hong Sang-soo: un racconto intimista della relazione tra due personaggi, che non si conoscono e che hanno vite completamente diverse; la commedia romantica Honeysweet, di Lee han; The Moon, di Kim Yong-hwa, film sci-fi che teletrasporta gli spettatori nel 2029, quando la navicella spaziale coreana Uriho parte per un viaggio sulla Luna e viene improvvisamente travolta da una tempesta solare; Don’t buy the seller, di Park Hee-Kon, storia umoristica con risvolti crime, tra attualità e critica sociale; Project Silence, di Kim Tae-gon, thriller politico; Dr. Cheon and Lost Talisman di Kim sung sik (assistente alla regia per Parasite di Bong Joon-ho e Decision to Leave, di Park Chan-wook); Taste of horror, composto da 6 cortometraggi diretti da cinque dei più acclamati registi del filone in Corea del Sud; A man of reason, film d’azione che racconta una storia di gangster con un cast importante (Jung Woo-sung, Kim Nam-gil, Kim Jun-han e Park Sung-woong).
Per Independent Korea, in programma sei film, incentrati su temi sociali, come il bullismo e il lavoro precario. Si parte da Small frydi Park Joong-ha: è la storia di Ho-joon, un attore sconosciuto e appassionato di pesca, alle prese con il fallimento della sua carriera cinematografica; si prosegue con Hail to hell, di Lim Oh-jeong, che racconta di Na-mi e Sun-woo, emarginate a scuola, che scoprono che Chae-lin, la loro nemesi, dietro le apparenze di ragazza felice e famosa, vive una condizione da cui è necessario uscire; e ancora, Promise, del regista Min Byung-hun, storia di Si-woo, un bambino di nove anni, e di suo padre, entrambi aiutati dalla preghiera; Not heaven, but love, della regista Han Jay, su due adolescenti, Joo-young e Ye-ji, che trovano conforto l’una nell’altra; Immortal woman di Choi Jong-tae, che mette in luce il tema della ricerca della perfezione estetica nei giovani; per chiudere con Greenhouse, di Lee Sol-hui, sulla vicenda di Moon-jung, una donna divorziata, che vive da sola in attesa del ritorno dal riformatorio del figlio Jungwoo.
“Siamo felici di ospitare anche quest’anno al Florence Korea Film Fest i protagonisti tra i più importanti attori e registi del cinema sudcoreano – ha spiegato il direttore artistico Riccardo Gelli – oggi uno dei mercati cinematografici più importanti al mondo. Quest’anno ancora di più si rafforzano i rapporti tra i due paesi, per i 140 anni delle relazioni tra Italia e Corea. Nel programma di quest’anno continua l’onda lunga di Parasite, di cui ospiteremo uno degli attori Song Kang-ho, e di Squid Game, con la star Lee Byung-hun. Non solo cinema ma anche arte e musica con il concerto del compositore Jung Jae-il e la mostra sul fenomeno dei Webtoon. Siamo contenti e orgogliosi di questa edizione, non vediamo l’ora di partire”.
Il concerto finale al Teatro Verdi di Firenze, con le colonne sonore dei film
Il concerto del compositore Jung Jae-il, autore delle musiche del film premio Oscar “Parasite” e della serie tv “Squid Game”, sarà uno degli eventi speciali di questa edizione del Florence Korea Film Fest sabato 30 marzo al Teatro Verdi (ore 21), in collaborazione con Istituto Culturale Coreano a Roma. Il musicista sarà accompagnato dall’Orchestra da Camera Fiorentina e da tre musicisti tradizionali coreani Choi Young-hoon, Kim Ji-young e Kim Ki-wook. Un concerto da non perdere per gli amanti del cinema e della musica: Jung Jae-il, nato nel 1982, è un musicista poliedrico, che spazia tra diversi generi e stili, dal classico al jazz, dal pop al rock, dal folk al rap. Apprezzato anche dal famoso musicista e compositore Ryūichi Sakamoto, tra le sue opere più celebri spiccano proprio le musiche di “Parasite”, il film di Bong Joon-ho. Jung Jae-il ha creato una colonna sonora originale e suggestiva, che mescola elementi classici, elettronici e minimalisti, e che sottolinea le tensioni e le contraddizioni della storia. Altrettanto apprezzate sono state le musiche di “Squid Game”, la serie tv di Netflix che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo. Jung Jae-il ha composto una colonna sonora che alterna momenti di tensione, dramma, ironia e nostalgia, usando strumenti come il pianoforte, il violino, il flauto e il sintetizzatore. Tra i brani più noti si ricorda “Fly Me to the Moon”, una reinterpretazione del classico di Frank Sinatra, che diventa la sigla della serie.
Info: www.florencekoreafilmfest.it