Contenere le liste di attesa in sanità che riguardano interventi chirurgici e prestazioni ambulatoriali. La Toscana nel 2024 potrà spendere 32 milioni di euro, ovvero lo 0,4% delle risorse del fondo sanitario nazionale che la legge di stabilità permette di assegnare, in deroga ai tetti di spesa, a questo scopo. In particolare 19 milioni saranno destinati al recupero delle prestazioni ambulatoriali, 12 milioni per il recupero degli interventi chirurgici e uno per gli screening oncologici.
“Servirebbero ancora più risorse, aggiuntive, o la possibilità di assumere più personale per risolvere il problema delle liste di attesa – sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani – lo abbiamo chiesto più volte al Governo: la spesa sanitaria è un investimento, la pandemia da Covid ce lo dovrebbe aver insegnato ma i numeri italiani sono inferiori alla media europea. Per questo abbiamo chiesto che la spesa sanitaria non sia meno del 7,5% del Pil: oggi è poco più del sei per cento. In Toscana stiamo già utilizzando a pieno regime gli spazi concessi dalle norme e dai bilanci”.
Nel 2023, con la stessa misura, sono stati recuperati 321mila prestazioni, più di 20mila interventi chirurgici e oltre 300mila prestazioni ambulatoriali.
“Siamo tra le prime regioni in Italia a procedere all’assegnazione delle risorse per contenere le liste d’attesa. Un passaggio che sta a significare quanto sia prioritario per noi questo tema – commenta l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini – lo scorso anno abbiamo speso la totalità delle risorse in otto mesi e quest’anno intendiamo fare lo stesso, con il massimo impegno e collaborazione delle aziende.”
Chirurgia, specialistica ambulatoriale e screening oncologici
Per gli interventi chirurgici le risorse dovranno essere utilizzate principalmente per recuperare gli interventi arretrati e per il rispetto dei tempi massimi di classe A. Per quanto riguarda gli interventi oncologici, per cui la Regione Toscana riesce a soddisfare in oltre il 90% dei casi i tempi per gli interventi di classe A, le risorse saranno destinate agli interventi oncologici di classe B. Dei dodici milioni a disposizione sei sono stati assegnati proporzionalmente al numero di residenti per area vasta e al numero di pazienti in lista d’attesa al 31 dicembre 2023.
Più della metà delle risorse destinate ad abbattere le liste di attesa riguardano le prestazioni di specialistica ambulatoriale. Si tratta di 19 milioni, di cui dieci milioni sono stati assegnati sulla base delle distribuzione degli assistiti e dei volumi erogati nell’ultimo anno e sei milioni distribuiti proporzionalmente al numero di prestazioni prenotate oltre i tempi massimi di attesa.
Non poteva mancare attenzione sul fronte della prevenzione. Negli obiettivi che la Regione ha chiesto alle aziende di raggiungere c’è così la crescita delle adesioni agli screening oncologici, a cui ha destinato un milione di euro, distribuiti in base agli editi dell’anno precedente. Si punta ad alzare il livello di partecipazione ai tre esami previsti dal nuovo sistema di garanzia dei livelli essenziali di assistenza, ovvero cervice uterina, mammella e colon retto.