Giacomo Puccini non finisce mai di stupire. Nel centenario dalla morte del grande maestro arriva a Lucca, sua città natale, una mostra che svela una sua passione inedita: quella per la fotografia.
80 scatti per la prima volta esposti al pubblico
L’esposizione “Qual occhio al mondo”, curata dalla Fondazione Ragghianti, in collaborazione con la Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini di Torre del Lago e il Centro studi Giacomo Puccini di Lucca, espone per la prima volta al pubblico ottanta fotografie originali che danno vita a un’esperienza unica nel suo genere: un percorso affascinante che permette al visitatore di osservare il mondo attraverso l’obiettivo del celebre compositore.
La mostra, curata da di Gabriella Biagi Ravenni, Paolo Bolpagni e Diana Toccafondi, è visitabile gratuitamente fino 1° aprile nella Sala dell’affresco del Complesso di San Micheletto a Lucca.
“Quest’anno ricorre il centenario della morte del grande Giacomo Puccini, che, oltre alla musica, coltivava con grande curiosità altre passioni artistiche – spiegano Alberto Fontana e Paolo Bolpagni, presidente e direttore della Fondazione Ragghianti – per celebrare questo anniversario ci fa piacere offrire un punto di vista inedito su un artista universalmente conosciuto. La mostra delinea un profilo inaspettato del grande compositore, attraverso la scelta di scatti particolari e significativi e privilegiando il criterio della novità dei materiali. La gratuità del biglietto d’ingresso è un dono che, grazie al supporto della Fondazione Cassa di Risparmio, vogliamo fare alla città e a tutti i visitatori che vorranno conoscere un aspetto inedito e sorprendente del grande compositore.”
I luoghi del cuore, i viaggi e la quotidianità di Puccini
Grazie ai materiali provenienti principalmente dall’Archivio Puccini di Torre del Lago, si potranno così ammirare sia i luoghi quotidiani di Puccini, quelli più amati, sia i suoi scatti in viaggio.
Le fotografie della prima sezione infatti documentano i luoghi abitualmente frequentati dal maestro, da Torre del Lago a Chiatri, da Boscolungo ad Ansedonia, mentre la seconda sezione è invece dedicata ai suoi viaggi in Europa, nel continente americano e in Egitto, con un’attenzione particolare ai panorami, alle popolazioni e alle traversate in mare. Gli scatti furono realizzati con la tecnica dell’aristotipia e sono prevalentemente panoramiche, formato dovuto alla macchina fotografica utilizzata, un raro modello di Kodak anch’essa esposta nella mostra.
Completano il percorso espositivo i ritratti di Puccini stesso e le immagini che lo mostrano nella sua dimensione privata, insieme ai familiari.
Giovanni Godi, presidente della Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini, ha espresso la propria soddisfazione di “mettere a disposizione il materiale fotografico conservato nell’Archivio Puccini di Torre del Lago e di collaborare con la Fondazione Ragghianti e il Centro studi Giacomo Puccini. La mostra infatti è frutto di una sinergia che ha permesso di scoprire una passione meno conosciuta del maestro, con l’augurio che possa essere seguita da molte altre iniziative”.