Con la consegna dei primi cinque caschetti del sistema interattivo REC-VISIO 118, da giovedì 15 febbraio inizia nella zona distretto della Valle del Serchio, in Garfagnana e Media Valle, in Toscana, la sperimentazione del sistema di “tele emergenza” nel servizio di emergenza e urgenza 118 .
Un progetto reso possibile grazie a tecnologie che permettono il supporto medico a distanza, perfezionate dal team di ricerca coordinato da Piero Castoldi, docente di Telecomunicazioni e direttore dell’Istituto TeCIP (Tecnologie della Comunicazione, Informazione, Photonics) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, nell’ambito della linea “P4 – Tele Emergency” di Proximity Care. Quest’ultimo è il progetto pluriennale realizzato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con il sostegno finanziario di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e il coinvolgimento di Regione Toscana, Asl Toscana Nord Ovest, 23 Comuni delle aree interne della provincia di Lucca, istituzioni del terzo settore. Partecipano come partner tecnici la Fondazione Monasterio, il Centro di ricerca Maria Eletta Martini di Lucca, ISPRO (Istituto Prevenzione e Ricerca Oncologica) di Firenze.
La sperimentazione di “tele-emergenza”
Per almeno 18 mesi le squadre di soccorso della zona distretto della Valle del Serchio, utilizzeranno i caschetti nelle attività ordinarie, in raccordo con gli operatori della Centrale Operativa 118. Volontari e operatori sono stati formati nelle scorse settimane sulle modalità di utilizzo del sistema interattivo REC-VISIO 118, i cui test di funzionamento hanno dato esiti positivi. La sperimentazione sarà monitorata, per tutta la sua durata, dal team di ricerca del progetto Proximity Care, in modo da valutare i risultati e sviluppare ulteriori funzionalità per rendere questo sistema sempre più rispondente alle esigenze degli operatori impegnati nel soccorso nelle aree interne.
Come funziona REC-VISIO 118
Il sistema interattivo REC-VISIO 118 è composto da un caschetto indossabile dagli operatori (infermieri e volontari, in particolare) nel luogo dell’intervento, dotato di videocamera che permette di inviare il video che testimonia lo stato del paziente nella Centrale Operativa 118, dove il medico può visualizzarlo grazie ad una applicazione e può interagire con il soccorritore attraverso un audio bidirezionale, ovvero che permette di ascoltare e parlare in modo simultaneo, evitando tempi di attesa. In questo modo il medico della Centrale Operativa 118 agisce come se si trovasse sul luogo dell’intervento.
Dopo essere stato attivato durante un intervento di primo soccorso, il sistema interattivo REC-VISIO 118 consente l’interazione tra soccorritore e medico di Centrale Operativa 118 , che – a sua volta – può anche attivare ulteriori collegamenti in teleconsulto con altri specialisti, così da fornire assistenza medica remota agli operatori del Servizio di Emergenza Urgenza, impegnati nelle aree della zona distretto della Valle del Serchio [/mark]. Nell’ambito del progetto Proximity Care, è previsto l’ulteriore sviluppo del sistema, introducendo nuovi sensori per il monitoraggio dei parametri vitali del paziente e tecniche di Intelligenza Artificiale per il supporto alla diagnosi pre-ospedaliera dell’ictus, da validare nel corso di questa sperimentazione.
Un aiuto fondamentale per le patologie “tempo-dipendenti”
La fase sperimentale dell’utilizzo, nella realtà quotidiana, del sistema interattivo REC-VISIO 118 prende avvio adesso grazie alla collaborazione con l’area di Emergenza Urgenza dell’Azienda USL Toscana nord ovest, di cui è responsabile il dottor Andrea Nicolini, con la Centrale Operativa 118 “Alta Toscana” che ha sede all’ospedale Versilia di Lido di Camaiore (Lucca). La sperimentazione si rivela di particolare importanza per la Garfagnana e la Media Valle, dove la distribuzione della popolazione in un ampio territorio montuoso rende i tempi di percorrenza statisticamente fra i più lunghi della Toscana, per raggiungere i pazienti in emergenza e per trasportarli al centro medico più adeguato.
Il tutoraggio medico remoto, quello permesso dal sistema interattivo REC-VISIO 118, si rivela di particolare importanza per le patologie definite “tempo-dipendenti”, per le quali la rapidità della corretta diagnosi e la conseguente somministrazione dei trattamenti più adeguati è determinante per la sopravvivenza del paziente e per l’efficacia dei trattamenti che riceverà presso l’ospedale di ricovero.
L’esempio più lampante è quello dell’ictus come spiega Andrea Nicolini, responsabile Area emergenza urgenza 118: “Quando un paziente ha un episodio neurologico acuto, in cui l’utilizzo del così detto “caschetto”, che in dotazione ai soccorritori permette la trasmissione immediata di immagini alla centrale operativa 118, dove vengono visualizzate subito dal medico, presente in centrale h24. Questi può fare subito una diagnosi e inserire così il paziente nel percorso diagnostico terapeutico adeguato, ovvero far trasportare immediatamente il paziente nel presidio ospedaliero più adeguato alle sue necessità di cura, guadagnando così molto molto tempo e permettendo così una prognosi positiva. In questi casi infatti si può dire che ‘il tempo è cervello’, perché più tempestivo è l’intervento e maggiore è la parte di cervello che viene salvata”.
“Il sistema di tele-assistenza proposto nell’ambito dei progetti del Proximity Care – ha detto Maria Letizia Casani, direttrice generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest – permette di dotare il servizio di emergenza e urgenza di un supporto tecnologico in grado di rendere sempre più efficace e tempestiva la nostra capacità di risposta. Il territorio della Valle del Serchio è di sicuro tra i più complessi a livello aziendale e regionale, non fosse altro per le sue caratteristiche orografiche e per i tempi di percorrenza dei mezzi di soccorso. In questo ambito, quindi, la sperimentazione del sistema interattivo REC-VISIO 118 assume un valore ancora superiore”.