Firenze è per definizione la culla del Rinascimento quel movimento artistico che tra ‘400 e ‘500 ha cambiato la storia dell’arte regalando al mondo i capolavori eterni di maestri come Donatello, Leonardo, Michelangelo, Botticelli.
Nel ‘600 nasce lo stile esagerato del Barocco così diverso dal classicismo rinascimentale e con l’inizio della lenta decadenza della famiglia Medici non più potente come un tempo, gli artisti scelgono Roma come luogo d’elezione in cui lavorare, attirati dalle importanti commissioni papali che vogliono dare nuova veste alla città e realizzano in quel periodo alcune delle chiese più belle e imponenti d’Italia.
Sotto il pontificato di Paolo V, Urbano VIII, Innocenzo X e Alessandro VII lavoreranno infatti artisti del calibro di Francesco Borromini, Gian Lorenzo Bernini, Pietro da Cortona.
Nonostante questo spostamento di asse del potere e conseguentemente dell’arte Firenze conserva gelosamente alcuni veri e propri tesori barocchi, scrigni di meraviglia da riscoprire.
1-Gli affreschi di Pietro da Cortona a Palazzo Pitti
L’esempio più fulgido e spettacolare di Barocco fiorentino è da ricercare sicuramente nelle stanze affrescate realizzate da Pietro da Cortona a Palazzo Pitti.
L’artista fu chiamato dal Granduca Ferdinando II De’ Medici per decorare una serie di stanze di rappresentanza e per completare il lavoro richiesto restò dieci anni a Firenze dal 1637 al 1647 circa.
A Pitti eseguì nella splendida Sala della stufa il ciclo con le Età dell’uomo (oro, argento, bronzo e ferro). Questa sala nata per celebrare il governo mediceo in un tripudio di paesaggi lussureggianti e sensuali figure femminili, è considerata il capolavoro della maturità del Maestro.
Poi passò a decorare le volte delle Sale dei pianeti con le storie di Venere, Apollo, Giove, Marte e Saturno.
2-La Galleria degli specchi a Palazzo Medici Riccardi
Appena metterete piede della Galleria degli specchi realizzata da Luca Giordano a Palazzo Medici Riccardi resterete senza fiato. Il grande maestro barocco definito “il pittore instancabile” ha realizzato nel palazzo fiorentino una delle sue decorazioni più spettacolari.
La volta della Galleria degli Specchi (realizzata tra 1683-1685) è una vera e propria sfida all’illusionismo, un racconto di miti, ritmato dai vizi e dalle virtù cardinali poste agli angoli e culminante con la celebrazione dei Medici nel centro, protettori della famiglia dei Riccardi.
A questa decorazione fa da specchio la volta della Biblioteca, dove è raffigurata l’Allegoria della Divina Sapienza, che Luca Giordano avrebbe dipinto in soli cinque giorni.
3-La Cappella dei Principi nel Museo delle Cappelle Medicee
Nel Museo delle Cappelle Medicee proprio accanto alla più famosa Sagrestia nuova che conserva le bellissime sculture di Michelangelo si trova la Cappella dei Principi voluta da Cosimo I e realizzata a partire dal 1604 da Matteo Nigetti, su disegni di Don Giovanni de’ Medici e Bernardo Buontalenti.
Si tratta del vero Mausoleo della famiglia Medici e conserva intatta tutta la solennità che doveva esprimere. Sarete circondati da un tripudio di intarsi di materiali preziosi come porfido, granito, madreperla e lapislazzuli, realizzati con l’antica arte del Commesso fiorentino.
Per la relizzazione dei ricchissimi intarsi fu creato l’Opificio delle Pietre Dure che esiste ancora oggi a Firenze ed è un punto di riferimento internazionale per il restauro e la manutenzione delle opere d’arte.
La Cappella dei Medici al Museo delle Cappelle Medicee
4-La Cappella Corsini nella Chiesa del Carmine
Oltre alla Sala degli Specchi Luca Giordano ha realizzato a Firenze anche la Cappella Corsini all’interno della chiesa del Carmine dove si trova anche la bellissima Cappella Brancacci.
In questo sfarzoso ambiente sono conservate le spettacolari sculture di Giovan Battista Foggini: tre altari monumentali, incorniciati da colonne in marmo rosso, con altorilievi che rappresentano episodi della vita di Sant’Andrea Corsini.
Il disegno archetettonico della cappella è di Pier Francesco Silvani, mentre la decorazione della cupola con la Gloria di Sant’Andrea è opera di Luca Giordano.
Cappella Corsini
5-La Chiesa di San Giorgio e Spirito Santo alla Costa
Grazie a un restauro finanziato da Fondazione CR Firenze è tornato visibile nel 2021 un vero e proprio gioiello barocco ritrovato nell’Oltrarno fiorentino: la chiesa di San Giorgio e Spirito Santo alla Costa.
La chiesa, sede per molti anni della Chiesa Ortodossa Rumena, ha una fondazione molto antica, anteriore all’anno mille e deve il suo aspetto attuale a un rifacimento avvenuto nel 1705-1708 eseguito dall’architetto Giovan Battista Foggini.
L’interno fu decorato da opere in stile rococò di Alessandro Gherardini (San Giorgio in gloria nella volta) e Antonio Domenico Gabbiani (Discesa dello Spirito Santo nell’ovale dell’altar maggiore), gli splendidi stucchi dorati sono di Giovan Battista Ciceri, le grate di Jacopo Pini, il tutto su disegno del Foggini.
L’interno della Chiesa di San Giorgio e Spirito Santo alla Costa
6-Il complesso di San Firenze
La scenografica e maestosa facciata del Complesso di San Firenze è uno dei più riusciti esempi di architettura barocca a Firenze. Furono i Padri Filippini nel 1640 a dedicare questa grande struttura a San Filippo Neri fondatore del loro ordine.
La sua realizzazione vede gli interventi di molti artisti del tempo tra cui: Pietro da Cortona, Pier Francesco Silvani, Ferdinando Ruggeri e Zanobi del Rosso.
L’imponente facciata in pietra forte è dominata al centro dallo stemma della famiglia Serragli. Fino al 2012 ha ospitato il Tribunale, adesso è la sede del Museo dedicato al regista Franco Zeffirelli.