Un viaggio nella storia della moda contemporanea, in un enorme archivio fatto di abiti e accessori e allestito all’interno della Manifattura Tabacchi a Firenze. An/Archive event one è l’esposizione voluta dal Polimoda e aperta in occasione dell’edizione 105 di Pitti Uomo.
In mostra ci sono il gigantesco corsetto di Maison Margiela della collezione PE 2009 e gli abiti bustier di Dolce&Gabbana, i cappotti di Romeo Gigli e la tuta plissettata di Krizia (anno 1981) che proviene dall’archivio di Anna Piaggi. Una selezione di abiti dai designer più innovativi: Issey Miyake e Comme des Garcon tra gli altri.
An/Archive: primo atto in Manifattura
L’esposizione, aperta tutti i giorni fino al 21 gennaio (orario 14–20, ingresso gratuito), si svolge nei spazi rinnovati della ex Manifattura Tabacchi di Firenze dove il Polimoda ha già una sede per la didattica e dove entro settembre sarà aperto il progetto An/Archive, futuro centro di ricerca dedicato agli studenti di moda. Un archivio con oltre 30mila volumi, alcuni pezzi molto rari: tutti testi dedicati alla moda. La biblioteca di Villa Favard sarà infatti trasferita qui non appena i locali saranno pronti.
Il corpo umano e il rapporto con la moda
La mostra An/archive event one si divide in due sezioni: al centro dell’allestimento il corpo umano e come cambia attraverso le creazioni di moda. Nella prima parte ecco affacciarsi lungo le sale della Manifattura pezzi iconici di designer contemporanei: il frutto della selezione compiuta da Massimiliano Giornetti e Linda Loppa, strategy and vision advisor della scuola, in collaborazione con Angelo Caroli e il suo Vintage Archive.
Dai corsetti ai grandi creativi
La prima tappa è dedicata ai corsetti intesi come abbraccio, seppur costrittivo, della moda ma si prosegue verso la non forma man mano che si percorrono le sale dell’esposizione. Nella seconda parte della galleria sono invece esposte le opere di William Forsythe, Minna Palmqvist e Sissel Tolaas.
Polimoda tra fashion e incontri
Designer, artisti e ricercatori di varie discipline contribuiscono ad arricchire la mostra dialogando con i pezzi in mostra. A completare il programma incontri con autori, esperti e ricercatori di moda: dialoghi che vedono al centro il ruolo dell’archiviazione, la diversità nella rappresentazione corporea e le dinamiche in evoluzione dell’industria della moda.