Arriva dalla Toscana il paniere digitale degli chef. L’idea, vincente, è venuta a due fratelli anglofiorentini: Alessandro e Antonio Badalamenti. La start up Typiqo, dall’unione delle parole tipicità e innovazione, mette in contatto i grandi cuochi con i piccoli produttori di eccellenze food. Un food service per certi aspetti rivoluzionario, con base operativa a Pontassieve.
Un’idea nata su Zoom al tempo del Covid. Alessandro era bloccato in Australia e con il fratello Antonio ha inventato questo business. Una piattaforma all’inizio rivolta solo al privato con consegne a casa durante la pandemia e, visto il successo, divenuta un canale per la ristorazione, soprattutto di alta gamma.
Ogni giorno basta cliccare sul sito Typiqo per acquistare i prodotti, toscani e in parte minore nazionali, come al mercato di quartiere: solo che qui il paniere è virtuale. Per il resto di ogni prodotto è garantita origine e tracciabilità. Le consegne avvengono in giornata direttamente alla porta del ristorante.
I food service e le necessità degli chef
“Un contributo di efficienza, economia e trasparenza in un mondo in cui la ristorazione, sempre più sotto i riflettori, affida spesso la narrazione della cruciale fase dell’approvvigionamento a uno storytelling pubblicitario basato sulle fantasie dell’immaginario collettivo anziché sulla realtà dei food service, le aziende specializzate a cui gli chef si rivolgono per acquistare i prodotti” spiegano i fratelli Badalamenti.
“Un settore in cui la velocità svolge un ruolo chiave: da un lato il ristoratore non ha tempo per andare a scovare i piccoli produttori locali né può permettersi di fare ordini frammentari, mentre dall’altro il produttore locale di eccellenza quasi mai è organizzato per soddisfare le esigenze di puntualità di consegna, di continuità produttiva, di elasticità delle forniture di un ristorante” aggiungono i due.
Typiqo, tipicità nell’innovazione
Il nuovo servizio va quindi incontro alle esigenze di ristoranti di fine dining e produttori. “Le catene di approvvigionamento sono notevolmente complesse, le materie prime sono spesso sottoposte a profondi processi di trasformazione e viaggiano a lungo prima di essere offerte all’acquirente, mentre il prodotto locale garantisce una qualità organolettica superiore, racconta la storia e la cultura del territorio da cui proviene ed è espressione di un metodo di produzione sostenibile” ribadiscono i due fratelli.
Un servizio locale, senza intermediari
Grazie al bagaglio di conoscenze: Antonio vanta una lunga esperienza come chef, Alessandro è manager della logistica dei prodotti alimentari hanno deciso di colmare la lacuna. Typiqo soddisfa le richieste senza intermediari e nel catalogo digitale ci si può avvalere anche del servizio RaccoltoeConsegnato: i prodotti sono raccolti direttamente “in campo” e arrivano a destinazione in giornata.
Il catalogo propone all’85% prodotti locali e al 15% nazionali nella consapevolezza che in un ristorante che si rispetti alcune materie prime non possono necessariamente essere solo toscane. Inoltre nel nome del principio “local to local” i trasporti avvengono nel pieno rispetto della sostenibilità e con il minore impatto ambientale possibile.
Ad oggi m0lti i ristoranti stellati e di fine dining toscani che si rivolgono alla start up dei fratelli Badalamenti: da Atto by Vito Mollica a Locale Firenze, da Paca al 588 ristorante, da Torre a Cona alle Tre Rane, da Lungarno Collection a Borgo Santo Pietro solo per citarne alcuni.