“Abbiamo effettuato un salto di qualità che pone la questione delle infrastrutture al centro del nostro impegno con opere importanti e strategiche”. Il presidente della Regione Eugenio Giani interviene all’Auditorium di Santa Apollonia a Firenze, dove è stato presentato il monitoraggio del Piano regionale integrato infrastrutture e mobilità 2023 (Priim). Una linea politica che sottolinea anche l’importanza del gioco di squadra fra quelli che sono gli attori principali delle infrastrutture: Anas, Ferrovie, Autostrade, Autorità portuale.
Le opere infrastrutturali della Toscana
A fare il punto su alcune delle opere principali è lo stesso presidente. “Penso alla ferrovia fra Pistoia e Montecatini, con l’apertura della galleria di Serravalle dove è stato abbattuto qualche giorno fa l’ultimo diaframma, all’Alta velocità, al sottoattraversamento e la nuova stazione; al progetto che porterà l’anno prossimo alla posa della prima pietra del ponte fra Signa e Lastra a Signa strategico per la Piana. E la valorizzazione delle tranvie grazie alle risorse regionali del Fesr dell’Fsc per prevedere anche la continuità della linea 2, da Peretola fino a Sesto”.
E poi le strade. “Anche attraverso Anas”, la “E78, ovvero il collegamento fra Siena e Grosseto, dove sono in corso tre appalti, e sulla 429, con il completamento del lotto che la Regione, con più di 30 milioni, ha in esecuzione sulla strada che collega Poggibonsi ad Empoli, nel tratto fra Certaldo a Castelfiorentino. Ecco quindi una modernizzazione delle infrastrutture che passa dalla nostra intesa con la società Autostrade”.
L’evento è anche l’occasione per rilanciare “i lavori preliminari di quello che è il tratto della terza corsia fra Firenze, Prato e Pistoia”. Il motore delle infrastrutture è ripartito – ha concluso – , ma io non mi fermo qui. Nelle previsioni di bilancio, nei rapporti con società autostrade, nei rapporti con Anas, con Ferrovie, abbiamo un programma in comune che è di tutta evidenza: la modernizzazione delle infrastrutture”.
Dopo l’intervento del presidente, l’introduzione dell’assessore alle infrastrutture Stefano Baccelli, e l’intervento del direttore mobilità infrastrutture della Regione Toscana Enrico Becattini, si sono svolte due tavole rotonde, sui sui cantieri ferroviari e stradali in Toscana e verso una mobilità più sostenibile
Puntare sulla mobilità sostenibile
“La nostra regione ha bisogno di avere attenzioni peculiari ai vari territori, perché c’è una Toscana diffusa che è ricca di borghi, centri, aree periferiche e costiere molto interconnesse che necessitano di infrastrutture e mobilità sostenibile”, ha aggiunto l’assessore Baccelli.
Bene grandi infrastrutture e l’alta velocità, ma anche “lo sguardo futuro con il nuovo collegamento Firenze – Prato, con lo studio tram veloce che vogliamo proporre anche per le città di Pisa, Livorno e Lucca e poi la mobilità sostenibile con 350 nuovi bus, 42 nuovi treni di ultima generazione”. Baccelli ha sottolineato “la necessità di lavorare per l’intermodalità segnalando due progetti: con la linea di Sesto verrà realizzata una nuova fermata Firenze – Castello e quindi l’interconnessione con la Viareggio – Lucca – Pistoia – Firenze. Sulla linea ferroviaria Pisa – Firenze una nuova fermata su viale Guidoni, una nuova relazione fra treno e tranvia – ha concluso – che è un esempio da esportare”.
E infine, nel corso dell’evento, è stato fatto il punto sul percorso che sta portando alla realizzazione di Toscana Strade, “uno strumento – è stato detto da Baccelli – con cui la Regione Toscana si dedicherà completamente alla Fi-Pi-Li, con una scelta forte e coraggiosa.”