Si aprono nuovi scenari per la geotermia in Toscana, e in particolare per la “stabilità” delle concessioni. Una sfida che il presidente Giani intende affrontare con i territori. Si allenta un nodo che per anni ha frenato lo sviluppo dello sfruttamento dell’energia geotermica, una risorsa determinante nel percorso verso la sostenibilità energetica nella regione.
Lunedì 27 novembre, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge ‘Energia’, che dà la possibilità al titolare di una concessione geotermica di presentare un piano di investimenti che sarà valutato dalla Regione. Se il piano, da presentare entro il 30 giugno 2024, risulterà abbastanza consistente e coerente con gli obiettivi stabiliti dalle istituzioni, si aprirà la possibilità di non mettere a gara le attuali concessioni.
Quello della ‘stabilità’ delle concessioni è da anni un tema delicato sul quale si sono scontrate la necessità di potenziamento e innovazione delle centrali geotermiche e le incertezze del gestore, attualmente Enel Green Power, nel programmare ed effettuare investimenti senza aver la certezza di poterne beneficiare.
“La Toscana accoglie questa sfida – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani illustrando la questione alla stampa – Con questo importante decreto, anzitutto si proroga di un anno l’attuale concessione, dunque Enel Green Power resterà concessionario fino al 31 dicembre 2026. Mancano due anni, esattamente il tempo che nel decreto viene indicato per prima verificare se l’attuale gestore è disponibile a proporre un piano degli investimenti coerente con quanto chiesto dalla Regione per stringere un rapporto diretto; poi per bandire un’eventuale gara europea nel caso non si trovi un accordo”.
Il presidente Giani ha tenuto a sottolineare che “la Regione ascolterà sempre e comunque i Comuni interessati, quelli dell’Amiata e delle storiche Colline Metallifere, che fanno perno su Larderello, per riflettere su quelli che sono i reali interessi del territorio collegati alla geotermia”.
E ha aggiunto: “La Toscana valuterà con cura il piano degli investimenti, che dovrà riguardare sia la manutenzione degli impianti, sia la creazione di nuovi impianti, sia l’ammodernamento di quelli esistenti con l’applicazione di nuove tecnologie che consentano un utilizzo sempre più sostenibile della geotermia, sia gli effetti occupazionali legati sia alla geotermia stessa che all’offerta turistica e culturale per stimolare l’economia del territorio”.
“Le concessioni di cui stiamo parlando – ha concluso Giani – non sono transitorie, ma di 20 anni; per cui la Regione, insieme ai Comuni, potrà chiedere contropartite rilevanti a beneficio dei territori interessati. Ricordo che la geotermia fornisce il 4% dell’energia elettrica nazionale, il 33% di quella consumata in Toscana e rappresenta circa il 70% dell’energia rinnovabile prodotta nella nostra regione, con vantaggi non indifferenti come il non essere soggetta a variazione meteorologiche. Una risorsa importantissima, dunque, che può vedere ulteriormente ampliate le proprie possibilità”.