Sono tutti rientrati nelle loro case i circa 150 residenti a rischio di alluvione a Montemurlo, comune in provincia di Prato, che la notte scorsa avevano dovuto lasciare le proprie case ai piani terra per l’ordinanza di evacuazione del sindaco Simone Calamai, dovuta all’allerta meteo di codice giallo che era in corso fino a stamattina.
Il torrente Stregale ha retto
Il provvedimento era stato preso a titolo precauzionale per via del torrente Stregale, un corso d’acqua che nel capoluogo, per un tratto, scorre tombato nel capoluogo, in mezzo alle abitazioni e che durante le alluvioni del 2 novembre e dei giorni seguenti è saltato in più punti venendo all’aperto. Il torrente ha tenuto e gli abitanti interessati dal provvedimento – si spiega dal Comune – hanno preferito rimanere a casa.
Il territorio di Montemurlo, attraversato da fiumi e canali, è stato uno dei più colpiti dalle alluvioni del 2 novembre. La frazione industriale di Oste ha avuto per giorni l’area residenziale e i capannoni allagati, mentre a Bagnolo l’esondazione dell’omonimo torrente causò la morte di un invalido, Alfio Ciolini, 85 anni, nella sua casa. Un’altra vittima, Teresa Pecorelli, 84 anni, fu nel capoluogo colpita da malore mentre cercava di allontanare dalla sua casa l’acqua.
La Protezione civile a Campi Bisenzio per altri 2 mesi
Intanto ieri il Comune di Firenze ha approvato una delibera affinché la colonna mobile enti locali della Protezione civile del Comune continui a intervenire nei Comuni di Campi Bisenzio e Carmignano per almeno altri due mesi.
“Fin dal 3 novembre la nostra protezione civile è attiva nei Comuni alluvionati. Continueremo, inoltre, ad assicurare il supporto operativo alle amministrazioni di Campi Bisenzio e Carmignano con nostro personale e mezzi. In particolare, invieremo tecnici, esperti amministrativi e di protezione civile, oltre al di personale di polizia locale che ha manifestato la propria disponibilità” ha spiegato l’assessore fiorentina alla protezione civile Elisabetta Meucci.
