Si è concluso il restauro della “Deposizione dalla croce di Rosso Fiorentino“, opera conservata nella Pinacoteca civica di Volterra, interamente finanziato dalla Fondazione Friends of Florence grazie alle donazioni di John e Kathe Dyson e della Alexander Bodini Foundation.
Datata 1521, la Deposizione è stata realizzata da Rosso Fiorentino durante il suo soggiorno a Volterra durato circa un anno. L’intervento è stato compiuto sotto la guida del Comitato tecnico scientifico per lo studio, il monitoraggio e il restauro della “Deposizione di Rosso Fiorentino – Pinacoteca e Museo civico di Volterra”, coordinato dalla Soprintendenza, con la partecipazione del Comune e della Diocesi di Volterra.
Un restauro condotto in diretta
Il restauro iniziato nel settembre 2021, è stato eseguito, direttamente nella Pinacoteca volterrana da Daniele Rossi per la parte pittorica e Roberto Buda per il supporto ligneo e il “cantiere aperto” ha consentito al museo di non sottrarre completamente l’opera ai visitatori.
Al tempo stesso ha permesso di mostrarne il complesso lavoro necessario per affrontare due aspetti critici che la tavola presentava: la situazione di sofferenza della struttura lignea, dovuta in primo luogo alle traverse ormai bloccate, che si riverberava sulla pellicola pittorica sotto forma di deadesioni del colore, e gli interventi di ritocco pittorico ormai alterati attribuibili a restauri precedenti.
Un grande giorno per l’arte toscana
“E’ stata – ha detto il sindaco di Volterra, Giacomo Santi – una delle operazioni più importanti del progetto Volterra Prima Città Toscana della Cultura 2022″.
Secondo Roberto Campiotti, vescovo volterrano, “l’opera finemente restaurata può essere insegnamento di vera umanità per il credente, per il turista, per l’appassionato di arte e per chiunque si trovi ad ammirarla”.
Il soprintendente di Pisa e Livorno, Valerio Tesi, ha sottolineato che l’intervento “è la testimonianza dell’altissimo livello tecnico e scientifico della nostra cultura del restauro”. “Oltre a conservare l’opera – ha concluso Simonetta Brandolini d’Adda, presidente della Fondazione Friends of Florence – abbiamo approfondito la conoscenza della tecnica esecutiva e delle scelte dell’artista in corso d’opera”.