Mercoledì 15 novembre al Teatro Puccini di Firenze arriva il pianista, compositore, cantautore, sperimentatore e molto altro Raphael Gualazzi per presentare il suo ultimo disco “Dreams” in un concerto che trascinerà gli spettatori in un mondo onirico fatto di atmosfere sognanti.
Si tratta di un nuovo progetto che celebra il sogno come trascendenza onirica, tra atmosfere new soul, influenze jazz, schegge di musica elettronica e suggestioni cinematografiche.
Raphael Gualazzi e il suo pianoforte saranno accompagnati da una straordinaria band che si cimenterà anche in armonizzazioni vocali a tre e quattro voci composta da: Gianluca Nanni alla batteria, Michele “Mecco” Guidi all’organo Hammond, tastiera, Luigi Faggi alla tromba, Anders Ulrich al contrabbasso e basso elettrico.
“Dreams” è pervaso dalla volontà e innata capacità di sperimentazione dell’artista marchigiano. Sperimentazione costantemente accompagnata da collaborazioni di estremo valore, dalla partecipazione di Emma Morton in “Wild Man Singing”, “Soul Affirmation” e “I Won’t Lie”, in cui è anche guest vocale, alla co-scrittura di Federico Capponi nel brano “In esilio da me” e a quella di Jacopo Ettorre e Giordano Colombo in “Poi si vedrà” e “Vorrei capire”.
I contributi musicali, invece, spaziano dagli arrangiamenti del maestro Stefano Nanni nel singolo “Vivido il tramonto”, fino alla partecipazione di Tony Canto e Pippo Kaballà in “Malinconia di averti”, dei Mamakass in “Wild Man Singing” e “You Are My Africa” e del duo salentino “Yorker” (Antonio De Marianis e Gino Semeraro) nella bonus track “Coltivatori lunari”.
Ciao Raphael! Cosa sono per te i sogni?
Il sogno per me rappresenta la dimensione di trascendenza più importante per ristabilire un contatto con l’attimo presente. Nella nostra società siamo molto dissociati da quello che è il presente che poi è l’unica realtà, perché quello che è stato vissuto può essere solo ricordato e quello che deve e accadere può essere solo sognato. Noi che siamo immersi nelle nuove realtà virtuali, siamo sempre distaccati, distratti, non ci sorprendiamo più di niente. Il sogno è quella dimensione che ci aiuta a tornare in contatto con la consistenza dell’attimo presente.
al cinema mi ha sempre affascinato il genere biografico che racconta cioè la vulnerabilità e l’aspetto umano di tanti artisti che hanno dedicato l’intera vita, con grande sacrificio a certe discipline
Come hai lavorato al disco?
L’album è il risultato di diverse collaborazioni. Alcune canzoni sono nate in studio in momenti di grande empatia artistica, altre invece erano rimaste nel cassetto per esempio “Vivido il tramonto” è stato scritto dieci anni fa durante la mia permanenza a Londra. Il disco è un concept album che raccoglie dei “sogni musicali”, alcuni più intimi e minimalisti per esempio brani solo voce e ukulele, altri più arrangiati, di respiro quasi orchestrale, come gli arrangiamenti per doppio quartetto d’archi che ha curato il maestro Stefano Nanni. Ho collaborato anche con Emma Morton che sarà con me in concerto a Firenze come ospite.
So che il cinema resta una tua grande passione
Per il mio ultimo disco ho intrapreso una nuova collaborazione con l’etichetta discografica CAM che si occupa espressamente di musica per il cinema: da Trovajoli, a Umiliani, a Piccioni, Morricone, Rota e così via. Personalmente ho lavorato a un cortometraggio che è stato presentato all’ultimo Festival di Roma nella sezione ‘Alice nella città’, diretto da Mauro Diez “Mi pequeño Chet Baker”. Nel 2015 ho scritto anche la colonna sonora per il film “Un ragazzo d’oro” per Pupi Avati. Il mio rapporto con il cinema continuerà anche nei prossimi anni perché la trovo una dimensione affascinante. Se devo scegliere un genere cinematografico per me è molto difficile, perché in questo momento sono ancora nell’adolescenza della scrittura da cinema, sono ancora pieno di curiosità ed entusiasmo. Per me sono tutti stimoli meravigliosi. Sicuramente da spettatore che va al cinema, mi ha sempre affascinato il genere biografico che racconta cioè la vulnerabilità e l’aspetto umano di tanti artisti che hanno dedicato l’intera vita, con grande sacrificio a certe discipline.
Tornando a parlare di “sogni”, tu hai già raggiunto molti traguardi, hai vinto il Festival di Sanremo, ma hai dei sogni per il futuro, c’è qualcosa che non hai fatto e che ti manca?
L’unica cosa che desidero, la cosa più importante per me è essere in armonia con quello che ci circonda, in questo momento particolarmente, prima come persona e in un secondo momento come artista. Dal punto di vista tecnico, musicale collaborare con ensemble più grandi può essere uno stimolo creativo importante per quello che riguarda la composizione e gli arrangiamenti. Mi aspetto l’inaspettabile (ride).
I biglietti (posti numerati da 29,90 a 50,60 euro) sono in prevendita sul sito www.bitconcerti.it, su www.ticketone.it e nei punti Box Office Toscana www.boxofficetoscana.it (tel. 055.210804). Info tel. 055.362067 – info@prgfirenze.it – biglietteria@teatropuccini.it – www.bitconcerti.it, www.teatropuccini.it.