“A scopo precauzionale verranno evacuate nelle prossime ore in accordo con i sindaci dei Comuni coinvolti di Montale, Montemurlo e Prato alcune abitazioni nelle aree in corrispondenza delle rotture del torrente Agna e del torrente Bagnolo”. Lo annuncia il presidente della Regione Eugenio Giani alla luce della nuova perturbazione attesa sabato pomeriggio e come già anticipato dal capo della protezione civile, Fabrizio Curcio, nel corso del sopralluogo. Si parla di circa 1.200 persone potenziali, spiega Giani.
Segue l’appello dell’assessora regionale alla Protezione Civile, Monia Monni: “Se nelle prossime ore i sindaci decideranno di proporre l’evacuazione delle abitazioni, invitiamo i cittadini a seguire quanto indicato”. Una richiesta rivolta “soprattutto alla popolazione delle zone dove ristagna l’acqua” e “di fronte a un peggioramento del meteo in vista”.
L’appello arriva in concomitanza con l’emissione di una nuova allerta arancione sul centro nord della Toscana dalle 22 di stasera fino alla mezzanotte di domani, domenica 5 novembre, ricordando che “il codice arancione è un’allerta seria che va presa seriamente in considerazione sempre, e ancora di più se ci sono situazioni ove si è già verificata”.
La nuova ondata di maltempo è prevista sulle aree del centro settentrionali della Toscana a partire dalle 20 di sabato fino alla mezzanotte di domenica per rischio idraulico sul reticolo principale, per rischio idrogeologico idraulico sul reticolo minore e per rischio mareggiate. Sono attese piogge, anche di carattere temporalesco, inizialmente sulle province di Massa Carrara e Lucca. Da mezzanotte, inoltre, l’allerta arancione per mareggiate viene estesa sulla costa meridionale e sull’Arcipelago. Il codice giallo è stato emesso invece per tutte le zone restanti della Regione. Le province interessate dall’allerta arancione sono Massa Carrara, Lucca, Livorno, Pisa, Pistoia, Firenze, Prato, Grosseto.
“La Regione assisterà ovviamente l’eventuale percorso deciso dai primi cittadini”, precisa l’assessora Monni, che poi si sofferma sulle persone fragili nelle aree fino ad ora più colpite come nelle zone di Campi Bisenzio e Seano “continueremo con gli inviti all’evacuazione e intensificheremo l’opera di convincimento della cittadinanza”. “Sappiamo – prosegue – che l’evacuazione è sempre un tema molto delicato, perché soprattutto la popolazione più anziana non lascia volentieri la propria abitazione, ma siccome le zone isolate sono ancora molte e l’allontanamento da casa sarà per un periodo molto limitato, potremo sicuramente garantire maggiore sicurezza e assistere meglio le persone”.