‘Oltre i limiti: l’impegno che (ci) trasforma‘ è il tema della 5/a edizione del Festival nazionale dell’Economia civile in corso al Polo delle Scienze sociali dell’Università di Firenze. Il presidente della Scuola di economia civile Luigino Bruni ha introdotto la lectio civilis dello scrittore Eraldo Affinati, dedicata all’eredità di don Lorenzo Milani per l’educazione civile, a 100 anni dalla nascita del parroco di Barbiana.
“Il fatto che esista questo festival per l’Italia è una buona notizia – ha detto il presidente della Scuola di economia civile Luigino Bruni – , perché in un tempo in cui è più facile accordarsi alle passioni tristi, come il pessimismo, questo festival parla dei futuro e dei giovani”.
Affinati: scuola italiana non segue don Milani
La scuola italiana di oggi “sta andando in direzione opposta rispetto a quella indicata da don Lorenzo Milani, con valutazioni standardizzate e uguali per tutti” ha detto Eraldo Affinati, scrittore e cofondatore delle scuole di italiano gratuite Penny Wirton per i migranti.
Per il pensiero di don Milani a scuola “conta la qualità della relazione umana – ha aggiunto -, la costruzione di un clima di reciproca fiducia senza la quale nulla potrai fare“. Affinati ha portato alla platea l’esempio di Abdel, ragazzino egiziano alle prese con la spiegazione del Risorgimento italiano, il quale non sapeva dove fosse il Piemonte.
Un sistema scolastico che punta sul merito e i test
“Questa domanda – ha sottolineato – dimostra quanto è sbagliato il sistema che non adatta l’insegnamento alle caratteristiche di ciascuno, quanto è sbagliato propinare i test Invalsi, quando è sbagliata la scuola del merito“. Per lo scrittore, dunque, “se ci limitassimo ai convegni don Milani si rivolterebbe nella tomba, voleva che la sua testimonianza incarnata fosse in qualche modo portata nella vita di oggi. Dobbiamo mettere in azione don Milani, non solo parlarne, metterlo in gioco“.
E secondo Affinati “oggi ci sono tanti don Milani nel mondo, li ho visti in un maestro africano ai margini di un villaggio, negli educatori che a Berlino fanno giocare a calcio i naziskin, nelle suore di Madre Teresa che in India accolgono giovani cerebrolese. Per parlare ai ragazzi serve che la parola sia frutto dell’esperienza vissuta, non delle nostre elucubrazioni mentali”.
Becchetti: come affrontare gli shock moderni
Per Leonardo Becchetti, direttore del Festival e co-fondatore di NeXt Economia, “in questa 5/a edizione del Festival vogliamo sottolineare come per affrontare e vincere gli shock moderni, ci sia bisogno di una grande azione dal basso, con la partecipazione di tutti. Il segreto del successo di alcuni territori italiani, infatti, sta proprio nell’intelligenza relazionale. Le parole chiave per affrontare al meglio i problemi, quindi, sono co-progettazione, co-programmazione e collaborazione tra profit, no-profit e pubblico“.