Una giornata dedicata a chi ama camminare, tra escursioni e degustazioni di prodotti tipici immersi nel patrimonio storico e naturale di Prato e dintorni. È la Festa della Via Medicea, che è pronta ad accogliere turisti e visitatori domenica 24 settembre. L’appuntamento è alle Cascine di Tavola, a Prato, dove parte la Via Medicea, ma gli eventi, che si snodano lungo tutto il giorno, abbracceranno anche una parte del cammino con visite guidate, tra le ville patrimonio Unesco e luoghi di una bellezza senza tempo.
Il programma dell’iniziativa è stato presentato oggi a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze. “La dinastia medicea – spiega il presidente della Toscana Eugenio Giani – accompagna tutto ciò che rappresenta la Toscana rispetto alla sua capacità di attrarre turisti da ogni angolo del mondo. Parlare dei Medici e creare opportunità di turismo lento per osservare veri e propri tesori è un elemento sul quale abbiamo scommesso e continueremo a scommettere, come nel caso di questo percorso che da Prato conduce fino a Fucecchio permettendo di visitare ville e luoghi che fanno parte dell’essenza di questa regione”.
Il programma della giornata
Entrando maggiormente nel dettaglio degli eventi, nell’area della Rimessa delle Barche, luogo storico dello splendido parco mediceo, animeranno la festa stand gastronomici e di artigianato locale. Dalle 10 alle 20 si potranno degustare le eccellenze gastronomiche del territorio, provare ricette tipiche e acquistare prodotti di artigianato.
Sia la mattina che il pomeriggio partiranno, dal Parco delle Cascine, tante escursioni e passeggiate di vari livelli e difficoltà e nell’area della Rimessa bambini e ragazzi potranno, con l’aiuto di esperti, cimentarsi in attività sportive, come l’orienteering, l’ultimate frisbee e la mountain bike, e divertirsi in armonia con la natura. Nel pomeriggio, a partire dalle 17, i Dialoghi intorno al Cammino: i protagonisti della Via Medicea, guide, esperti, amministratori, intratterranno il pubblico raccontando i luoghi, la storia, i sentieri e nuovi progetti legati alla Via.
La festa riguarda anche, ovviamente, la scoperta della Via Medicea, che si potrà percorrere con guide esperte. Sono previsti sei percorsi diversi, per lunghezza e complessità, che si concludono tutti al Parco delle Cascine per riposarsi e ritemprarsi all’interno della Festa grazie al buon cibo e all’accoglienza. Per favorire i partecipanti è stato organizzato un servizio gratuito di autobus che li condurrà ai vari punti di partenza. Tra questi eventi, da segnalare il percorso con l’ultramaratoneta Antonio Mammoli, grande sostenitore del cammino quale fonte di benessere.
La Via Medicea: un cammino nella storia
La Via Medicea è un percorso che conduce alla scoperta di un territorio e della sua genesi attraverso uno sviluppo plurisecolare, in cui la visione dell’uomo ha modificato il paesaggio e il territorio lasciando opere meravigliose e innovative. Un cammino unico e originale, alla scoperta dei Medici e delle loro opere come le quattro Ville Medicee di cui tre Patrimonio dell’UNESCO.
Composta da quattro tappe dislocate in 78,3 chilometri totali di cammino di difficoltà medio-bassa (tra cui due percorsi ad anello), la Via Medicea abbraccia tre province e nove comuni: Prato, Poggio a Caiano, Carmignano, Quarrata, Vinci, Cerreto Guidi, Fucecchio, Montelupo Fiorentino e Capraia e Limite.
“La Via Medicea – sottolinea l’assessore al turismo della Toscana, Leonardo Marras – è molto interessante dal punto di vista storico e artistico, collocata in un’area in grado di attirare flussi e diversificare l’offerta rispetto alla vicina Firenze. È un cammino in cui crediamo molto proprio per le sue caratteristiche, per la natura, per il paesaggio e per la capacità di essere un prodotto turistico che invoglia a percorrerlo per le tante motivazioni che può suscitare. Inoltre è un’infrastruttura che nasce dalla collaborazione di tre ambiti turistici, strumenti sui quali abbiamo puntato e punteremo ancora di più nella revisione della legge regionale, proprio perché l’intenzione è incoraggiare la collaborazione dei territori nella valorizzazione dei propri punti di forza, come in questo caso”.