“Se Saverio fosse oggi” questo è il titolo della 39esima edizione del Premio Pieve Saverio Tutino dedicata al fondatore dell’Archivio dei diari nel centesimo anniversario della nascita.
La manifestazione riflette sul rapporto tra memoria e storia attraverso le storie straordinarie di persone comuni che hanno raccontato con le loro parole gli avvenimenti storici che stavano vivendo o semplicemente la loro vita.
Quattro giornate dal 14 al 17 settembre di libri, incontri, mostre, spettacoli, convegni, che anticiperanno la finale con le otto opere autobiografiche in concorso per l’edizione 2023, a Pieve Santo Stefano città che ospita anche il Piccolo Museo del Diario in provincia di Arezzo.
Gli otto diari finalisti al Premio Pieve Saverio Tutino 2023
Come ogni anno sono otto i diari in concorso che rappresentano uno spaccato della realtà dagli inizi del ‘900 fino ai giorni nostri.
Si va dai racconti della prima e seconda guerra mondiale, ai viaggi, fino a chi la guerra l’ha vissuta dentro se stesso affrontando la malattia mentale con storie dure, non facili da raccontare ma che lasciano intravedere una speranza.
Per la 39esima edizione sono in concorso l’epistolario di Vittoria Cerisola ed Edoardo Guelfi, giovane coppia nell’Italia del secolo scorso, le cinque memorie autobiografiche di Vincenzo Calzia, Ada Maestrale, Maria Anna Rold, Paola Tellaroli, Solange Van Ingen, i due diari di Lino e Ettore Piccinini, otto opere che assieme compongono un affresco che abbraccia oltre un secolo: dal 1914 sul confine italo-austriaco, al 2022 in Italia, attraversando Europa, Centro America, Medio Oriente.
La cerimonia di premiazione dell’opera vincitrice concluderà la manifestazione domenica 17 settembre a Pieve Santo Stefano e sarà in onda il 18 settembre su Rai Radio3.
Ospite speciale il giornalista Ezio Mauro
Ospite d’onore quest’anno sarà Ezio Mauro che domenica 17 settembre riceverà il Premio Città del Diario 2023.
Per aver raccontato i protagonisti dell’età contemporanea: uomini e donne che hanno affrontato le trasformazioni e le metamorfosi della realtà attraverso guerre, migrazioni, la politica e le crisi economiche.
Sarà premiata anche la giornalista digitale Giulia Ciancaglini che riceverà il Premio Tutino Giornalista, “per il modo in cui presidia ogni giorno il complesso sistema di relazioni e incroci nel mondo dei media dell’era digitale, assieme a una squadra di primo livello come quella del gruppo Gedi. Giulia esercita la sua professione con tutti i valori e i sentimenti propri dell’etica giornalistica, permettendo a milioni di lettori -che usano i social network come fonte primaria di informazione- di avere accesso a notizie corrette, oneste e limpide”.
Le mostre e le altre iniziative
Alla figura di Saverio Tutino saranno dedicate la mostra fotografica Caro Saverio a cura di Loretta Veri e Luigi Burroni; la biografia sonora Il testimone di Guido Barbieri per i podcast di Radio3; il convegno Se Saverio fosse oggi, realizzato in collaborazione con il Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Saverio Tutino, condotto da Camillo Brezzi.
Parteciperanno studiosi dai differenti percorsi professionali tra cui l’antropologo Pietro Clemente, Duccio Demetrio, cofondatore della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari, Barbara Tutino, artista e figlia di Saverio, gli storici Alessandro Casellato, Antonio Gibelli, e Andrea Mulas, la psicologa Maria Rita Parsi, Michele Di Sivo della Soprintendenza Archivistica Toscana, Elena Pianea, direttrice beni, istituzioni, attività culturali e sport della Regione Toscana; infine lo spettacolo teatrale Gloria y Saverio con Donatella Allegro diretta da Andrea Biagiotti.
Per ricordare Saverio Tutino e la sua rilevanza nel panorama culturale italiano il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emesso un francobollo commemorativo, appartenente alla serie tematica il Senso civico, stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e distribuito da Poste Italiane, presentato a Pieve durante il Premio.
Una nuova sede per l’Archivio e il Piccolo Museo del Diario
L’Archivio e il Piccolo Museo del Diario di Pieve Santo Stefano che raccoglie oltre 10mila testimonianze tra diari, epistolari, memorie e autobiografie, sarà “piccolo” ancora per poco.
Grazie a un contributo del Ministero dei beni culturali di 4,1 milioni di euro potrà spostarsi probabilmente nel 2026 in una nuova sede il Complesso delle Monache, i cui lavori di restauro e ristrutturazione stanno per partire.
