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Maltempo, Coldiretti: 88 eventi estremi in Toscana da inizio anno

Contro il pericolo grandine sono state attivate le reti antigrandine su vigneti e frutteti. Nel 2023 colpite soprattutto le produzioni di pere, miele e meloni ma si stima anche un -20% per il vino

Grandinata in un vigneto - © Adam Radosavljevic

Ottantotto eventi estremi da inizio anno in Toscana con 26 grandinate, di cui 8 solo ad agosto, con chicchi grandi anche fino a nove centimetri che a macchia di leopardo, hanno distrutto intere coltivazioni, ferito le piante e seriamente compromesso i prossimi raccolti. A fare il punto sui danni causati dal maltempo nel 2023 è Coldiretti Toscana, sulla base dei dati di Eswd, in riferimento all’allerta meteo arancione che sta interessando gran parte del territorio regionale.

Reti anti-grandine per difendere le coltivazioni

Sono ore di grande apprensione tra gli agricoltori, si spiega da Coldiretti, che scrutano senza sosta il cielo e consultano in tempo reale l’andamento dell’ondata di maltempo consapevoli che una grandinata in questa fase potrebbe avere conseguenze ancora più disastrose. La pioggia è importante per idratare il suolo reso arido dal caldo ma per essere utile deve cadere in modo costante e leggero per favorire ed aiutare i processi di crescita delle
piante e maturazione dei frutti.

Per difendere la produzione di vino e frutta sono state già attivate, laddove possibile, le contromisure come le reti anti-grandine che hanno il compito di evitare il danneggiamento dei frutti o è stata anticipata la raccolta, ma sono molte le aziende che stanno sempre più ricorrendo alle polizze assicurative per tutelare le produzioni dagli eventi atmosferici sempre più imprevedibili e pesanti.

Colpita la produzione di frutta e verdura

Le conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza sempre più frequente alla tropicalizzazione hanno tagliato in Toscana la produzione di pere (-70%), mele (-30%), susine (-30%), meloni (-50%), frumento (-10%), pomodoro (-10%) ma anche delle varietà primaverili di miele (90%), latte (-15%) e uova (-10%). Previsioni in calo anche per il vino (-20%) secondo il primo monitoraggio di Vigneto Toscano e sulla prossima annata olivicola dove la riduzione oscilla tra il 10% ed il 50% a seconda dell’areale.

Siamo di fronte – sottolinea Coldiretti Toscana – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo. Il ciclone infatti arriva in un 2023 che si classifica fino ad ora in Italia nella top ten degli anni più caldi di sempre con una temperatura superiore di 0,67 gradi la media storica tra le più alte mai registrate nel periodo dal 1800, quando sono iniziate le rilevazioni, secondo l’analisi della Coldiretti sui dati Isac Cnr nei primi sette mesi del 2023.

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