Due appartamenti confiscati alla mafia diventano centri di accoglienza straordinaria per migranti. Accade a Chiusi, in provincia di Siena. Le abitazioni, per un totale di 200 metri quadri di superficie, ospiteranno 30 migranti già presenti nella provincia di Siena. Lo prevede un progetto di collaborazione tra Prefettura e Comune di Chiusi che prevede la riqualificazione dei due immobili, assegnati temporaneamente al prefetto di Siena dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Gli appartamenti potranno essere utilizzati fino al 10 ottobre, termine di conclusione dello stato di emergenza.
A Siena più di 1.200 migranti accolti in 66 centri
“Compito del prefetto è trovare sempre nuove sistemazioni che abbiano la dignità di essere definite tali – ha detto il prefetto Matilde Pirrera – Quindi evitiamo tende e palestre. Il progetto che presentiamo è di mettere a disposizione delle prefetture per il fenomeno migratorio i beni confiscati alla mafia”. Siena, pur non avendo una grandissima popolazione, ha un’ampia estensione territoriale e ha avuto un’assegnazione maggiore di migranti: ad oggi sono presenti sul territorio senese 1.258 migranti accolti in 66 centri.
“Come Toscana stiamo facendo la nostra parte”, ha aggiunto il presidente della Regione Eugenio Giani. “Sono ormai più di 10 gli sbarchi arrivati a Marina di Carrara e a Livorno e ovunque abbiamo trovato, con il sistema di protezione civile, una risposta. Ma il problema sta diventando sempre più forte”
Il presidente Giani ha già chiesto al ministro Piantedosi “la semplificazione con la modifica del decreto Cutro per quello che riguarda il passaggio dai centri di accoglienza straordinaria al sistema accoglienza integrazione. Nella struttura di accoglienza, infatti, i migranti possono trovare la possibilità di integrarsi”. “Averne limitato l’accesso ai soli richiedenti asilo è stato un grave limite di questo decreto”, ha spiegato il presidente.