La 35esima edizione del Festival nazionale di Legambiente, in corso a Rispescia alle porte di Grosseto fino al 6 agosto, mette al centro la lotta alla crisi climatica e l’accelerazione della transizione ecologica. Attorno a questi temi ruota il calendario di eventi, dibattiti, musica, teatro, cinema e iniziative.
A inaugurare Festambiente sono stati il presidente della commissione ambiente della Camera, Mauro Rotelli, il presidente della Commissione lavoro della Camera, Walter Rizzetto, e il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani.
“Soluzioni urgenti dal governo Meloni”
L’associazione ambientalista chiede al Governo e alle istituzioni “soluzioni urgenti, facendo di più e più velocemente. È tempo ormai di rispondere con i fatti rispetto a quanto sta accadendo in Italia, dove nei primi cinque mesi del 2023 gli eventi meteo estremi sono aumentati del 135% rispetto a quelli di inizio 2022. Eppure il Paese – rileva la ong – è in ritardo nella realizzazione di nuovi impianti da rinnovabili: a fine 2022, sono 1.364, infatti, quelli in lista d’attesa e ancora in fase di valutazione, il 76% distribuito tra Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna”.
“La crisi climatica sta accelerando”
“Quanto accaduto nelle scorse settimane in Italia, martoriata da tempeste, alluvioni, grandinate, ondate di calore e incendi, è l’ennesimo campanello d’allarme che suona per ricordarci che la crisi climatica sta accelerando la sua corsa e che non c’è più tempo da perdere. Al Governo Meloni – ha dichiarato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – chiediamo un atto di responsabilità, servono politiche climatiche ambiziose e interventi concreti non più rimandabili a partire dall’approvazione definitiva del piano nazionale di adattamento climatico, stanziando anche le risorse economiche per attuarlo, e dalla redazione di un Pniec, piano integrato energia e clima, più ambizioso di quello da poco inviato in Europa“.
“Una veloce transizione ecologica”
L’emergenza planetaria, ha proseguito, “si contrasta puntando con decisione sulla neutralità climatica e su una veloce transizione ecologica che metta al centro le rinnovabili e i progetti su economia circolare, agroecologia, mobilità sostenibile, rigenerazione urbana, lotta al consumo di suolo e tutela della biodiversità“.
Per Rizzetto “la transizione ecologica deve essere il riferimento delle scelte politiche per far fronte ai cambiamenti climatici. Questa strada va percorsa senza forzature ideologiche attraverso interventi che riescano a coniugare il benessere economico e sociale con la salvaguardia dell’ambiente. Il futuro è investire in tecnologie, prodotti, trasporti a basso impatto“.
“La transizione ecologica ed energetica in essere – ha proseguito Rotelli – determinerà dei cambiamenti importanti nella vita di ognuno di noi. Per questo motivo la partecipazione dei cittadini e la fiducia verso questo delicato processo sono fondamentali affinché determinate politiche possano funzionare. Non si tratta però di una sfida localistica ma globale“.