L’azienda Techno System di Certaldo, ha presentato due sistemi innovativi, unici in Italia, che utilizzano il calore per abbattere il rischio della legionella e diminuire anche il consumo di energia nelle piscine, ma anche nelle lavanderie, recuperando fino al 90% dell’energia disponibile.
Techno System, attiva da 40 anni, oggi conta su 20 dipendenti e un fatturato di circa 4 milioni di euro, con una produzione annua intorno ai 2mila impianti scambiatori.
Lo scambiatore di calore che recupera energia
La prima soluzione è composta da uno scambiatore di calore con centralina di regolazione per abbattere il consumo di energia nel recupero di calore da scarichi di liquidi caldi, soprattutto acqua. Questo avviene sempre nelle piscine, ma anche nelle lavanderie industriali e in altri processi produttivi.
Il sistema è stato testato nella piscina pubblica di Cascina e ha permesso di ottenere circa 10mila litri di acqua da reintegrare, con un risparmio fino a 25 metri cubi di metano al giorno. La Techno System stima una possibilità di recupero del calore fino al 90%.
“Non esiste in Italia un sistema così specificatamente studiato, sperimentato ed efficace per ottenere tali risultati – spiega Carlo Boccacci, presidente del Cda di Techno System – l’utilizzo di questo modulo può essere anche i settori come le concerie, il settore alimentare, le cartiere e ovunque ci siano liquidi caldi che devono scaricati e reintegrati con altri freddi.”
Il sistema contro la legionella certificato dal Ministero
Il sistema antilegionella, invece, è già registrato sul Portale del Ministero della Sanità come dispositivo medico di classe 1 con il bollino per la prevenzione delle malattie infettive. Tutte le verifiche e le sperimentazioni sono state portate avanti in una Rsa in zona Ausl Centro, in Toscana.
I risultati hanno dimostrato che il batterio della legionella si può abbattere con il calore. Il sistema infatti sfrutta sempre le alte temperature: dialogando con una centralina elettronica, porta l’acqua a 70 gradi in modo da poter debellare il batterio.
“È il primo apparecchio di questo tipo che può fregiarsi del bollino del Ministero della Sanità – osserva Boccacci – è uno strumento flessibile e mirato che può evitare l’uso di agenti chimici come il cloro. In questo caso il primo interlocutore commerciale è chiaramente la sanità, ma anche le residenze per anziani, tutti i luoghi di accoglienza alberghiero turistici e ricettivi e gli impianti sportivi.”