Sono nove i comuni della Toscana premiati con le Spighe Verdi, i riconoscimenti al mondo green, come per le località turistiche balneari con le Bandiere Blu, che per questa ottava edizione sono stati assegnati a 72 località rurali italiane, in crescita rispetto alle 63 dello scorso anno.
Quattordici le regioni coinvolte con il Piemonte che mantiene il primato con 12 Spighe Verdi, seguito dalla Toscana che conquista 9 Spighe Verdi che sono andate ai comuni di Bibbona, Castellina in Chianti, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Fiesole, Greve in Chianti, Grosseto, Massa Marittima e Orbetello, due in più quindi rispetto all’edizione 2022.
Un riconoscimento per i territori più green
Spighe Verdi è un programma nazionale della FEE – Foundation for Environmental Education, l’organizzazione che rilascia nel mondo il riconoscimento Bandiera Blu per le località costiere, pensato per guidare i comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità.
Alcuni indicatori presi in considerazione sono stati l’educazione allo sviluppo sostenibile, il corretto uso del suolo, la presenza di produzioni agricole tipiche e la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura, ma anche la qualità dell’offerta turistica, la raccolta differenziata, la valorizzazione delle aree naturalistiche, l’accessibilità per tutti.
“Le Spighe Verdi non premiano un modello astratto di gestione territoriale – spiega Claudio Mazza, presidente della Fee Italia – ma certificano azioni mirate e concrete, scelte quotidiane di amministrazioni, imprese e cittadini che concorrono a una gestione virtuosa accertata e condivisa. Si certificano dunque quei comuni rurali che sanno porre al centro sfide importanti: dalla gestione ambientale al turismo, dall’agricoltura, cui sono fortemente vocati, alla cultura e all’enogastronomia, dalla mobilità sostenibile alla protezione e valorizzazione del paesaggio”.
Spighe Verdi: l’impegno di Comuni e imprese agricole
Spighe Verdi è quindi un efficace strumento di valorizzazione del patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, anche in un’ottica di occupazione. Affinchè il programma raggiunga il massimo risultato, sono necessari due elementi essenziali: la volontà dell’amministrazione comunale di iniziare un percorso di miglioramento e la partecipazione della comunità e delle imprese, in particolar modo quelle agricole, alla sua realizzazione.
“Riconoscere alle aree rurali, con le loro imprese, il ruolo centrale nella gestione dei territori e per la conservazione della natura e del paesaggio è doveroso e giusto – aggiunge Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura – e con Spighe Verdi viene messo in evidenza il valore del lavoro degli agricoltori, sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale, grazie anche all’innovazione e alle tecnologie in campo. Il programma della Fee Spighe Verdi, di cui Confagricoltura è dal suo esordio parte attiva e integrante, ha avuto il merito di sensibilizzare l’opinione pubblica sul concetto stesso di sostenibilità”.