Cultura/

Una oasi per le arti contemporanee tra le montagne pistoiesi

Lo spazio si inaugura con la mostra di Massimo Vitali e l’installazione di David Svensson per indagare il rapporto uomo-natura

OCA oasy contemporary art – © Mattia Marasco

Non un miraggio ma un luogo sognato e agognato dove poter apprezzare le diverse forme di espressione artistica. OCA dove l’acronimo sta per Oasy Contemporary Art si trova all’interno dell’Oasi Dynamo. A tutti gli effetti è un’oasi per le arti contemporanee tra le montagne dell’Appennino Pistoiese.

Si raggiunge a piedi, lasciando l’auto a Piteglio e camminando nel bosco per circa 45 minuti. All’arrivo si trova OCA: da una parte oasi naturalistica e dall’altra spazio per l’arte contemporanea. Un mondo nuovo da scoprire sotto tutti i punti di vista. Questa era una volta la riserva di caccia della famiglia Orlando. Più di un secolo fa qui era sorto lo stabilimento della SMI, la Società Metallurgica Italiana.

Oasi Dynamo – © Andrea Alfieri

Uno spazio restituito alla natura e all’arte

Dopo un’opera di recupero ambientale per salvaguardare la biodiversità di questo territorio ecco affacciarsi l’idea di uno spazio per l’arte. Da qui un percorso esperenziale nella natura per apprezzare gli oltre mille metri d’altezza delle montagne circostanti. A cui si aggiungono mostre e installazioni.

La direzione artistica di OCA è affidata a Emanuele Montibeller, che ha invitato per l’inaugurazione di questo nuovo spazio l’artista David Svensson e il fotografo Massimo Vitali con due progetti pensati per OCA.

La grande oasi di Vitali

Massimo Vitali, in quella che era una stalla per le mucche ha allestito la mostra “La Grande Oasi. The way we live, now” a cura di Giovanna Calvenzi, Vitali. I suoi scatti indagano il rapporto tra gli uomini ed il territorio e per rendere il dialogo possibile ha rinunciato alle riprese dall’alto con un cavalletto di cinque metri. Quel tipo di riprese lo ritroviamo invece in una selezione di opere realizzate sulle spiagge europee a partire dal 1995 ed esposte da OCA.

OCA oasy contemporary art e l’installazione di David Svensson – © Mattia Marasco

Le bandiere al vento di Svensson

All’aperto, in un percorso che segue la curva della collina, sventolano le centinaia di bandiere che costituiscono “Home of the World”, l’opera dell’artista svedese David Svensson. Una riflessione su identità nazionali, espressione grafica, o meglio iconografica, sentire popolare.

Svensson nel suo percorso per OCA realizza un grande collage con tutte le bandiere del mondo, appaiono de-costruite e ricomposte in modo totalmente inedito. Con il risultato di una contaminazione e di un effetto straniante per ribadire che in fondo la natura non ha confini.

I progetti futuri di OCA

La mostra di Massimo Vitali e l’installazione di David Svensson si inaugurano il 5 agosto e resteranno visitabili sino al 5 novembre. OCA sarà aperta al pubblico dal mercoledì alla domenica, dalle 11 alle 17. Nel vicino centro visitatori della riserva si potrà approfittare del ristorante Casa Luigi (su prenotazione) e del prato e gli spazi all’aperto.

L’intenzione è di proporre ogni anno nuove iniziative artistiche legate al tema della convivenza tra l’uomo e la natura. Non solo mostre e installazioni ma anche incontri e confronti con artisti e studiosi.

Per arrivare basta lasciare la macchina al parcheggio alla Croce di Piteglio, si attraversa il bosco e si arriva infine nella radura dell’installazione all’aperto e allo spazio espositivo con la mostra.

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