Una carenza del personale medico, soprattutto specialista, e in particolare nelle zone più periferiche della Toscana, come l’Isola d’Elba. Per questo la Regione ha lanciato un avviso per tutti i medici del servizio sanitario toscano (e non più solo della Usl Toscana Nord Ovest) interessati a lavorare al presidio ospedaliero dell’isola, da una fino ad un massimo di cinque settimane l’anno. Ecco gli incentivi: il rimborso di vitto ed alloggio, come fossero in missione, e duemila euro lordi settimanali di indennità di disagio per l’adesione al progetto. Lavoreranno 38 ore a settimana, mentre alle aziende di provenienza sarà garantita una produttività aggiuntiva (come gli straordinari) per non lasciare sguarnito alcun servizio.
Le misure a lungo termine
Accanto a queste misure, la giunta regionale mette in campo anche una seconda azione di carattere strutturale rivolta ai giovani medici: bandi per concorsi specifici, con assunzioni a tempo indeterminato nel servizio sanitario regionale e l’opportunità di iniziare il proprio percorso di carriera, almeno per i primi tre anni, sull’isola. A questo si aggiunge la possibilità di frequentare e formarsi in centri di eccellenza non solo del territorio, sei mesi di ospitalità gratuita nella foresteria dell’azienda, incentivi economici e tempi più brevi nei percorsi di carriera.
Dopo tre anni un medico potrà scegliere di spostarsi all’interno dell’azienda Usl Nord Ovest. Chi sceglierà di rimanere all’Elba per sei anni, invece, al termine del periodo potrà spostarsi in una qualsiasi altra azienda toscana. Ma i medici, chiaramente, potranno anche scegliere di rimanere a svolgere la propria professione sull’isola: possibilità estesa anche ai medici, già assunti, che si candideranno per svolgere attività all’Elba, con una maggiorazione del 50 per cento dell’incarico professionale al momento del trasferimento.
Il bando a fine luglio
L’avviso per il reclutamento dei professionisti è stato pubblicato da Estar e rimarrà aperto senza scadenze. Per candidarsi occorre avere un’anzianità di servizio di almeno cinque anni e non essere part-time.
Per finanziare il progetto ci sono a disposizione 2,5 milioni euro: 2 milioni per il bonus settimanale, sufficiente a coprire la spesa per 20 medici dirigenti in un anno, e 500 mila euro per la produttività aggiuntiva riservata alle aziende di provenienza per compensare le assenze.
“Cambiare le condizioni del sistema sanitario nelle zone più periferiche”
L’obiettivo di queste misure, come spiegano il presidente della Toscana Eugenio Giani e. l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini “è cambiare la condizione del sistema sanitario nelle zone periferiche e disagiate, trasformando questi territori in luoghi della formazione e valorizzazione della carriera dei giovani medici”.
Un progetto che si candida a diventare modello per altre aree: “Si potrebbe ipotizzare l’ampliamento ad altre zone periferiche e disagiate della regione per tamponare carenze momentanee e difficoltà legate al personale”. Lo scopo della giunta è dunque “garantire non solo una risposta in termini di pari opportunità di accesso ai servizi sanitari in ogni luogo della regione, dando continuità agli stessi, ma anche un percorso di formazione e crescita professionale stimolante ai medici coinvolti”.