Dalla Giostra dell’Orso di Pistoia al Balestro del Girifalco di Massa Marittima, dal Palio di San Rocco Pellegrino di San Miniato al Gioco del Pozzo di Montevarchi sono 60 le manifestazioni di rievocazione storica sostenute da risorse regionali. È l’esito del bando 2023 previsto nell’ambito della legge toscana 27/2021 per la “valorizzazione del patrimonio storico-culturale e della cultura popolare”.
La graduatoria dei progetti beneficiari è stata presentata a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze alla presenza del presidente Eugenio Giani, il consigliere del presidente per le rievocazioni storiche Federico Eligi, la presidentessa del Comitato Rievocazioni Storiche Roberta Benini, la presidente della commissione “istruzione e attività culturali” del Consiglio regionale Cristina Giachi, che ha portato il saluto del presidente dell’Assemblea Antonio Mazzeo.
Il bando, che sarà rifinanziato, aveva una dotazione finanziaria di 500mila euro. Dieci sono i progetti frutto di coprogrammazioni e coprogettazioni dei comuni con associazioni, gruppi storici, enti del Terzo settore iscritti al nuovo albo regionale delle associazioni per le rievocazioni storiche creato subito dopo l’approvazione della legge 27. Cinquanta sono i progetti sostenuti che non prevedono coprogettazione.
Il presidente Eugenio Giani ha sottolineato il particolare valore di questa esperienza di programmazione e progettazione realizzata tra enti locali e mondo dell’associazionismo. “Questo bando – ha spiegato Giani – è il primo esperimento in Italia di applicazione del modello di amministrazione condivisa con il Terzo settore riguardo alle attività di rievocazione storica, su cui abbiamo investito anche attraverso un corso di formazione nei mesi scorsi realizzato con Anci e Cesvot”.
“Riguardo a un tema così sentito nella nostra regione come le identità culturali dei territori e all’idea che abbiamo di Toscana diffusa – ha aggiunto il presidente – abbiamo voluto dare un segnale importante sul fronte della partecipazione promuovendo occasioni di condivisione di poteri e responsabilità tra enti pubblici e Terzo settore, che insieme hanno programmato, progettato e agito congiuntamente a favore delle loro comunità”.
In occasione della presentazione dei risultati del bando il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha affermato che “la Toscana ha uno strumento innovativo nella valorizzazione delle manifestazioni storiche radicate nel tessuto di ogni città e borgo, prova concreta della forte tradizione di valori e partecipazione civica propria della Toscana. La legge rafforza la governance diffusa e sostiene il Terzo settore, con un maggior coinvolgimento dei Comuni anche attraverso gli strumenti normativi della co-progettazione. Questo è il primo bando che realizza le finalità della legge e sono contento che abbia visto la partecipazione di tanti progetti diffusi in tutta la Toscana. Il Consiglio regionale con i suoi strumenti e con la partecipazione al Comitato rievocazioni storiche non farà mancare il suo apporto”.
“Siamo molto soddisfatti di come è andato il bando”, ha commentato Roberta Benini, presidentessa del Comitato regionale Rievocazioni Storiche. “Quello delle rievocazioni storiche – ha proseguito – è un mondo radicato nei territori e la scelta della Regione, come giunta e come consiglio, di investire con una legge e assicurando risorse è stata lungimirante. Oggi siamo in grado di accogliere sia le manifestazioni più strutturate sia quelle dei borgi più piccoli. Il risultato di quest’anno è un punto fermo e permette dei affrontare i prossimi con una prospettiva diversa”.
“Questo è un enorme patrimonio culturale e delle comunità locali – ha detto Federico Eligi, consigliere del presidente Giani per le rievocazioni storiche – che abbiamo voluto salvaguardare, a cominciare dal superamento della fase difficile del Covid. Oggi, dopo tre anni, arriviamo a circa 200 manifestazioni storiche in programma nel nel calendario, il doppio del 2020, e oltre 140 associazioni iscritte nel registro regionale. È un segnale del successo dell’operazione che è stata compiuta e che sta strutturando sempre più il mondo della rievocazione. Un’operazione fondata sulla coprogrammazione e sulla coprogettazione, strumenti fondamentali per dare supporto concreto alle associazioni sui territori”.
“Il lavoro sulla legge 27 è stato molto accurato – ha osservato Cristina Giachi, presidente della Commissione cultura del Consiglio regionale – e lo dimostra la partecipazione crescente delle realtà di tutti i territori della Toscana. Le attività di rievocazione storica costituiscono occasione di identità e appartenenza delle comunità, capaci di promuovere legami intergenerazionali. Ma sono anche elementi di attrazione turistica che valorizzano anche i borghi storici più piccoli. Continueremo a lavorare su questa strada, che ci permette di sostenere la nostra idea di Toscana diffusa”.