L’arte è bellezza, ma è anche un’importante occasione di riflessione che parte dall’emozione per coinvolgere l’intelletto, mettendo in allerta tutti i sensi.
Ecco che la bistecca, simbolo enogastrononomico della Toscana e di Firenze, assurge a opera d’arte. Come la cucina tradizionale recupera tutti i pregiati ingredienti, basti pensare ai grandi classici della tradizione toscana come pappa, ribollita e panzanella creati per utilizzare il pane raffermo, così un’opera che celebra un piatto iconico e di “lusso” viene realizzata con un materiale prezioso, ma utilizzando gli scarti del marmo.
L’opera
Rappresenta una bistecca, “nuda e cruda” è proprio il caso di dirlo… e si intitola “This is not a beef-steak” 22x25x8 cm ed è stata realizzata in Marmo Rosso Francia e Marmo Bianco di Carrara da Francesco Tonarelli. Quindi un marmo non colorato, insomma una bistecca al “naturale”, senza coloranti aggiunti. Una straordinaria verosimiglianza che sfrutta le naturali venature di questa splendida pietra per rappresentare la marezzatura: la caratteristica della carne che rivela la distribuzione di grasso all’interno delle fibre muscolari. Un parallelismo perfetto se si pensa che lo stesso termine è utilizzato per denotare nel legno e nel marmo le linee di colore diverso da quello di fondo, che hanno un andamento sinuoso come quello delle onde del mare.
Il messaggio
Ogni opera d’arte, come del resto ogni libro può avere diversi livelli di lettura, in questa si può leggere anche una metafora sul costo dell’alimentazione di qualità, ma sicuramente ci troviamo un messaggio “ambientale”. “Un messaggio in bottiglia” come si direbbe facendo riferimento a un’altra opera di Tonarelli: “A Message to the Sea”, che rappresenta una bottiglia di plastica restituita dal mare. Si utilizza il marmo, memoria storica e tangibile della nostra storia artistica, per guardare al futuro, pensando al cambiamento ecologico, con soluzioni virtuose per ampliare e diversificare le modalità di impiego della filiera produttiva dell’estrazione e del taglio in cava.
La mostra
L’opera è visitabile all’interno della mostra: “Materia Prima Seconda”, evento organizzato in occasione di White Carrara, che dichiara già nel nome il suo intento, essere un viaggio attraverso le materie derivanti da processi di riciclo. “Materia Prima Seconda” è un’espressione che, nell’industria dei materiali, indica i prodotti che derivano dal recupero di elementi d’un processo di produzione. Il marmo è materia naturale ed eterna, che si può riciclare totalmente e infinite volte. Scaglie, frammenti, granulati di diverse forme e dimensioni possono essere recuperati e destinati a nuovo uso. L’esposizione – visitabile con ingresso libero da oggi fino a venerdì 14 luglio riunisce 6 Artisti: Alessio Londi + Mirko Schenetti, Teo Martino, Paolo Nicolai, Filippo Tincolini, Francesco Tonarelli che hanno trasformato i prodotti derivati della filiera lapidea in opere d’arte, creando nuovi linguaggi espressivi che coniugano materie ‘prime’ e ‘seconde’.
Mantica Project. Piazza Alberica, 8, 54033 Carrara (MS)
Info: info@fum.it +39 331 9277914
Orari: dalle ore 18.30 alle 23 – Fino al 14 Luglio
L’artista
Francesco Tonarelli, nato a Massa-Carrara nel 1992, è un artista che ha sviluppato un interesse per il mondo dell’arte fin dalla tenera età, in particolare per la scultura, tanto da iscriversi e diplomarsi alla scuola del marmo Pietro Tacca di Carrara. La sua ricerca artistica affonda le sue radici nelle tecniche ereditate dai maestri del Rinascimento. Progetta e realizza sculture, prevalentemente in marmo di Carrara, completando personalmente tutte le fasi della scultura tradizionale.