Recuperare la Torre degli Upezzinghi a Caprona, nel comune di Vicopisano. È l’obiettivo dell’accordo tra pubblico e privato per valorizzare la torre già citata da Dante nelle Divina Commedia, ritratta forse alle spalle delle Gioconda e della Vergine delle Rocce da Leonardo, poi rimaneggiata nel tardo Ottocento. “Un intervento – sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani – nel segno della Toscana diffusa e di quella variegata e sterminata ricchezza storica ed artistica che tanti angoli della nostra terra possono vantare e che vanno valorizzati, per le memorie che tramandano ma anche le opportunità economiche che possono aprire”.
L’accordo e le fasi del recupero
Per la messa in sicurezza e la valorizzazione della Torre degli Upezzinghi è stata firmata in questi giorni una convenzione tra Regione, Comune, la famiglia Conforti che ne è proprietaria e i dipartimenti universitari di architettura di Firenze e di ingegneria industriale e civile e di scienze della terra di Pisa.
Il primo impegno, già avviato, saranno le indagini sulle malte della torre, condotte dal dipartimento di architettura di Firenze. A breve si susseguiranno i rilievi delle altre università coinvolte. Alcune aziende private si sono inoltre già fatte avanti per offrire il loro contributo e prestare la loro opera.
L’intervento sarà complesso. “Era uno dei sogni che intendevamo realizzare durante il nostro mandato – spiegano il sindaco Matteo Ferrucci e l’assessora al turismo Fabiola Franchi – e con la firma della convenzione e i primi interventi delle università anche questo sogno sta diventando realtà”.
La Torre degli Upezzinghi è sempre stata un simbolo del Monte Pisano. Ma non solo, come aggiungono sindaco e assessora: “Se gli studi, competenti, lunghi, accurati, di Pascal Cotte, ingegnere e fondatore di Lumière Technology a Parigi, e di Sylvain Thieurmel, esperto di Leonardo da Vinci e ricercatore scientifico fossero confermati da tutta la comunità scientifica internazionale e Caprona, cantata da Dante nella Divina Commedia, la sua Torre, la Verruca, il Monte Pisano, comparissero in capolavori come la “Gioconda” e “La Vergine delle Rocce” l’attenzione mediatica sarebbe enormemente amplificata e il recupero acquisterebbe ancora più valore”.