Per il secondo anno consecutivo e con un tempo di 14’45″31, Borgo Cappuccini vince la 54esima edizione della Coppa Barontini, tra le gare più suggestive della stagione remiera di Livorno. La competizione, che si è svolta in notturna sabato 17 giugno lungo i fossi medicei, ha visto classificarsi l’armo del Venezia al secondo posto e l’Ardenza al terzo.
Alla premiazione era presente anche il presidente di Regione Toscana Eugenio Giani: “È una competizione unica nel suo genere, uno spettacolo per tutta la città di Livorno e la Toscana. Per questo nei prossimi giorni, su proposta del consigliere regionale Francesco Gazzetti, consegneremo alla presidente del Comitato organizzatore della Coppa, Monica Bellandi, il Pegaso d’Oro, perché è una manifestazione di estremo valore, sportivo e sociale“.
Rivedi la gara
Maxischermi e streaming
La gara, iniziata intorno alle 22.30, grazie al lavoro della Fondazione Lem, è stata trasmessa in diretta su tre maxischermi, sulla Falsa Braga della Fortezza Nuova, davanti alle tribune autorità e sul ponte tra via Borra e Piazza dei Domenicani. La Coppa Barontini riservata ai gozzi a dieci remi è inoltre stata mostrata in streaming sulle pagine Facebook di Visit Livorno, Gare Remiere e Comune di Livorno e Intoscana.it.
Il percorso della Coppa Barontini
Il percorso a cronometro lungo i fossi medicei di Livorno è lungo in totale 3.200 metri, con partenza ed arrivo davanti agli Scali delle Cantine.
L’itinerario di gara ha toccato poi gli Scali del Pontino, Scali Reali, Scali Rosciano, Darsena Vecchia, Ponte Nuovo, Scali D’Azeglio, Scali Aurelio Saffi, Voltone (sotto a Piazza della Repubblica), penultima tappa prima dell’arrivo delle barche.
La storia
La prima edizione della Coppa Barontini venne organizzata nel 1966 dalla Sezione del PCI “San Marco Pontino” e dall’associazione Amici de l’Unità per ricordare il Comandante partigiano livornese Ilio Barontini, membro dell’Assemblea Costituente e Senatore della Repubblica, scomparso in un tragico incidente stradale, alle porte di Firenze, il 22 gennaio 1951.
La rivalità agonistica tra i rioni ancora oggi è fortissima e ogni anno la partecipazione è sempre più entusiasta, colorata e partecipata da spettatori e sostenitori che, sporgendosi dalle “spallette” per incitare i propri beniamini, vivono la gara gomito a gomito con i vogatori.