“I leggendari cowboy del Wild West… in Italia“: così titolano oltreoceano per la mostra dedicata ai butteri della Maremma. L’esposizione al Buffalo Bill Center of West propone le foto della fotografa italo-americana Gabrielle Saveri. Il centro che porta il nome del leggendario cacciatore di bisonti espone il reportage della Saveri “Italy’s legendary cowboys of the Maremma” . Un lavoro che racconta chi sono coloro che l’8 marzo 1890 vinsero la leggendaria sfida contro i cowboy a Roma.
Lungo le pareti bordeaux del Buffalo Bill Center of West ecco le foto dei butteri che solo a un osservatore disattento possono apparire cowboy. A tradire la provenienza alcuni dettagli dell’abbigliamento. I cappelli che non hanno la caratteristica tesa larga. Tutto sembra sottolineare le differenze tra le due realtà a cominciare dal ruolo giocato sul campo. I cowboy si confrontavano con le grandi praterie, i butteri con i terreni paludosi come l’uso ad esempio dei lunghi bastoni per governare le vacche sta a rimarcare.
Nelle foto di Saveri viene raccontata la quotidianità di questi cavalieri fuori dal tempo: oggi sono poco più di una trentina. Una tradizione da preservare sia perché basata su principi sostenibili: le vacche maremmane, di cui tradizionalmente si occupano i butteri, sono animali gentili quando si trovano al pascolo. Non hanno bisogno di cure particolari e questo rende l’allevamento più semplice da gestire.
Per Gabrielle Saveri il lavoro sui butteri è stato un sogno realizzato. “Sono nata a San Francisco, sono italo americana. Ho studiato come giornalista e lavorato anche per alcuni anni a Roma” racconta. Con il tempo si è cominciata ad avvicinare al mondo della fotografia ma la passione per i cavalli e il sogno, un giorno, di incontrare i butteri sono sempre rimasti forti.
Non era mai riuscita a stabilire un collegamento. Provvidenziale l’incontro con un uomo di origine francese che sapeva molto di cavalli e che le diede il contatto giusto. Così Saveri è volata in Italia e ha raggiunto Alberese dove è avvenuto l’incontro. Dal 2014 ogni anno è tornata a Grosseto.
“Nel 2015 ho fotografato il primo raduno dei butteri, l’anno dopo la transumanza e poi il primo corso rivolto alle donne buttere” racconta la fotografa. Nel 2019 l’istituto di cultura italiana a San Francisco aveva ospitato una mostra. Ma la forza di questo reportage per immagini sui butteri è così completo ed entusiasmante che ha convinto il Buffalo Bill Center of West a ospitare un’esposizione in corso fino al 6 agosto.
Poi le immagini dei butteri voleranno a Oklahoma City dove si trova il museo più grande degli Stati Uniti dedicato ai cowboy e al West. “Stanno provando a portare un gruppo di butteri in America -spiega Saveri-.
Poi ci sono trattative in corso per portare la mostra anche in Italia“.
Dove la prima cosa che le hanno detto appena arrivata è stata: “i butteri sono i cowboy più anziani dell’Europa occidentale”. E la sfida, vinta, contro i cowboy di Buffalo Bill resta la più grande soddisfazione della loro gloriosa tradizione a cavallo.