Enogastronomia/

Cena evasiva al carcere di Volterra con la cuoca Luisanna Messeri

Gli allievi detenuti della sezione carceraria dell’Itcg Nicolini impegnati in una serata che unisce il buon cibo al cinema

Luisanna Messeri alla cena galeotta di Volterra – © foto Gianni Ugolini/ Paolo Matteoni

Cena evasiva al carcere di Volterra con Luisanna Messeri. Gli allievi detenuti della sezione carceraria dell’Itcg Nicolini tornano a cucinare con la cuoca pop della tv. L’iniziativa rientra nell’ambito di un progetto promosso dal Ministero dell’Istruzione e del merito e Ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo. Lo scopo è avvicinare i detenuti al linguaggio cinematografico. Un gusto estetico che dal grande schermo passa diretto al piatto.

Il gusto del tempo. Racconti di cinema nel territorio‘ è il progetto finalizzato a far sviluppare un senso critico ai detenuti allievi dell’Istituto alle prese con i capolavori del cinema. Dopo la teoria la pratica, con i laboratori di cucina coordinati dalla cuoca Luisanna Messeri.

Laboratori che condurranno all’evento finale della “Cena evasiva”, la quarta della serie, all’interno della casa di reclusione di Volterra, per l’occasione aperta al pubblico. L’appuntamento il 1 giugno con un menu ad hoc speciale “I piatti del Cinema“.

Le cene evasive nel carcere di Volterra – © Mauro Fanfani

La cena, gestita in ogni aspetto dai detenuti studenti dell’indirizzo alberghiero e agrario, ha una doppia funzione: acquisire maggiori competenze grazie all’eccezionale occasione di confrontarsi con una personalità di grande rilievo per l’arte culinaria italiana come Luisanna e quella di avvicinarsi al mondo del Cinema con maggiore consapevolezza e partecipazione attiva, grazie al regista Francesco Falaschi che sapientemente testimonierà l’intero progetto con la realizzazione di un docufilm che verrà promosso e distribuito” sottolinea Nicoletta Caroti dell’Itcg Niccolini di Volterra.

Le cene evasive nel carcere di Volterra – © Mauro Fanfani

Quando sono tornata a Volterra, dopo l’ultima esperienza la scorsa estate con lle cene galeotte mi hanno stupito le parole di un detenuto. ‘La gente pensa che siamo dei mostri, noi si è sbagliato ma vogliamo un’altra vita’. Mi piace pensare che questa iniziativa delle cene evasive sia un’occasione per loro“: così Luisanna Messeri, cuoca pop della tv, racconta la sua esperienza in carcere per il progetto che coinvolge gli allievi detenuti dell’istituto Niccolini.

Gli studenti della scuola superiore frequentano gli indirizzi agrario e alberghiero e in una terra ricca di eccellenze: dai vini ai tartufi, dall’olio ai formaggi viene da pensare che una volta che le porte del carcere si apriranno non faticheranno a trovare una nuova possibilità di vita.

Se lavori ti puoi permettere una vita e riprovarci. Per loro il carcere è quindi un percorso reale di rinascita. Non sorprende l’entusiasmo con cui stanno aspettando la cena del 1 giugno: potersi misurare con un applauso, a fine servizio. Non stanno nella pelle” racconta Luisanna.

La serata si svolgerà nella casa circondariale. Ci sarà anche un pianista ad eseguire le colonne sonore dei film più celebri. Circa 40 i detenuti impegnati tra brigata di cucina, camerieri e sommelier.

Le cene evasive nel carcere di Volterra – © Mauro Fanfani

La brigata di cucina e il personale di sala composta tra l’altro dai detenuti Carmine, Stefano, Nik, Ciro e Sergio vengono descritti come “precisissimi e pulitissimi” dalla cuoca. “Magari ce ne fossero come loro” commenta con un sorriso.

Il progetto cibo-cinema, tra il lungo elenco di attività che la direttrice della casa circondariale Maria Grazia Giampiccolo segue con attenzione, cerca di dare un contributo concreto a questa ripartenza dei detenuti. Si aggiunge alle tante iniziative in corso in carcere: dalla cura del bellissimo orto ai laboratori di sartoria.

Ma come mangeranno i commensali della cena eversiva del 1 giugno? “Il menu è infinito, chi viene tornerà a casa pieno e satollo -scherza ancora Luisanna-. Dai film che i detenuti hanno visto sono state estrapolate delle ricette. Dalla mozzarella in carrozza di Ladri di biciclette alla pappa al pomodoro di Giamburrasca, ad esempio – racconta Luisanna-. Poi ci sono i girasoli di pastasfoglia che prepara Carmine, specializzato in lievitati. Il cous cous tanto caro a molti dei detenuti stranieri. Le polpettine di melanzane, il pinzimonio solo per cominciare. Lasagnette e filetto di maiale con verdurine per proseguire, sformatini per il piatto veg. Infine un buffet infinito di dolci a base di zuppa inglese, cheesecake, croccantino alla panna, crema al limone di frutta, bomboloncini“. Insomma un menu perfetto per il girone infernale dei golosi.

Generosamente sono state diverse le aziende del territorio e toscane che hanno sostenuto concretamente con i loro prodotti l’iniziativa: il consorzio vini doc Terre di Pisa, Mukki, Giotto Fanti Fresh, fratelli Lunardi, il consorzio dei cantuccini IGP, il consorzio olio extravergine toscano IGP, il pane toscano DOP.

I più popolari su intoscana