Un elenco di 255 opere per contrastare la siccità per oltre 800 milioni di euro: è la risposta della Regione Toscana alla cabina di regia del Governo. Sono tutti interventi che hanno già un livello di progettazione avanzato o almeno la disponibilità della fattibilità tecnico-economica.
La Toscana è dunque pronta a contrastare quest’emergenza annunciata, è il messaggio che arriva dal presidente Eugenio Giani e dall’assessora all’ambiente e protezione civile Monia Monni. I progetti ci sono, servono i soldi ed ecco le richieste: 802.460.193milioni di euro suddivisi fra interventi ed opere in ambito irriguo e per l’attuazione di invasi pari a oltre 470milioni, ed interventi ed opere afferenti al sistema idrico integrato per un importo di 331milioni di euro.
“Ci troviamo di fronte ad un’opportunità – ha detto il presidente Giani – e se il Governo manterrà le promesse potremmo avere invasi, laghi laghetti. Noi siamo pronti con progetti in grado di coprire tutto il territorio della Toscana e che possono essere cantierabili già nell’arco di 6 mesi. Se arrivano questi 800milioni che abbiamo richiesto – ha aggiunto Giani – anche in Toscana vi sarà un salto di qualità”. La Toscana, come spiega il presidente, è “leader in Italia per avere realizzato spazi per la raccolta delle acque e per come facciamo fronte alla siccità. Basta pensare a Bilancino. Nessun altra regione può vantare spazi e di avere un lago artificiale di questa portata. Con questa richiesta di interventi, abbiamo fatto una scelta importante che ci consentirebbe, in caso di finanziamento da parte del Governo nazionale, di avviare subito le procedure di gara per la realizzazione dell’intervento”, quindi appalto integrato e gara lavori.
Mette un focus sulla questione ambientale l’assessora Monni, che evidenzia la necessità di “un approccio integrato per combattere la siccità che vada di pari passo alla lotta ai cambiamenti climatici. Altrimenti si rischia di rincorrere il fenomeno e di essere efficaci solo fino ad un certo punto”. “Ora vediamo se il Governo fa sul serio mettendoci risorse vere. Ci tengo inoltre a precisare che questo piano è il frutto di un lavoro corale tra Regione Consorzi di Bonifica, Ait, ed i gestori del Servizio idrico integrato e per questo li voglio ringraziare per la professionalità dimostrata che ha permesso di redarre un elenco di interventi concreti finalizzati alla salvaguardia della risorsa idrica”.
La cabina di regia
In base al decreto-legge del 14 aprile la cabina di regia doveva, entro 30 giorni dall’entrata del decreto, avviare una ricognizione delle opere e degli interventi di urgente realizzazione per far fronte nel breve termine alla crisi idrica.
Presieduta dal ministro Matteo Salvini, ha avviato quest fase ricognitiva, richiedendo alle regioni la trasmissione entro il 3 maggio degli interventi di urgente realizzazione. La risposta della Regione è arrivata puntuale con l’elenco delle opere, 255 in tutto, di cui 218 riferite all’approvvigionamento idro potabile, 34 per garantire risorse a fini agricoli, 3 per scopi multifunzionali.
Gli interventi
Le macro categorie di queste opere sono: invasi, condotte, interconnessioni e reti idriche, serbatoi, opere di captazione, pozzi, realizzazione e adeguamento ed efficientamento impianti irrigui, impianti di trattamento acque e impianti di depurazione.
La ricognizione delle opere è stata fatta tramite tutti i soggetti a vario titolo competenti ed in particolare i Consorzi di Bonifica e i gestori del servizio idrico integrato coordinati dall’Autorità Idrica Toscana.
Tra le opere di rilievo ai fini del superamento della situazione di criticità eccono alcune:
- la richiesta per oltre 102 milioni di euro di interventi relativi al servizio idrico integrato di cui circa 80 milioni per opere di pronta attuazione;
- la realizzazione di un invaso artificiale con sbarramento sul torrente Ambra presso Castello di Montalto nei Comuni di Bucine e Castelnuovo Berardenga per 45 milioni di euro;
- la realizzazione di un bacino di accumulo in una cava dismessa nel comune di Campiglia Marittima per 3 milioni di euro;
- la realizzazione di un invaso multifunzionale sul torrente Lanzo nel Comune di Civitella Paganico per oltre 60 milioni di euro;
- la realizzazione di una diga sul torrente Gretano alla confluenza con il fosso Seguentina in località Poggio Martino, nei comuni di Roccastrada e Civitella Paganico, per oltre 37 milioni di euro.