Cultura/

Arte, al Pecci la nuova collezione permanente è Eccentrica

Al museo pratese l’allestimento propone una selezione di cinquanta opere di Fontana, Boetti, Warhol e Richter

Eccentrica – © Centro per l’arte contemporanea Pecci

Cinquanta opere: un secolo scarso di storia dal secondo conflitto mondiale all’architettura radicale. Una carrellata di nomi eccellenti: Fontana, Boetti e Warhol, Richter, Kounellis, Bonvicini, Schnabel, Fumai. Un dream team della creatività che costituisce il fulcro della nuova collezione permanente del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato.

Eccentrica” raccoglie 50 opere selezionate tra le circa 1.200 acquisite o donate dal 1988 a oggi e occupa in modo permanente l’Ala grande Nio. Il nome sta a indicare un’iniziativa “fuori dal centro” ma non per questo marginale. Tutt’altro. Il progetto espositivo porta la firma di studio Formafantasma, secondo criteri di sostenibilità e accessibilità.

Il percorso di Eccentrica si articola in quattro tappe: “Il centro in una stanza” è una sezione dedicata alle opere di grandi dimensioni e dai materiali più svariati raccolte nel corso degli anni di attività del Centro Pecci; “Il taglio è una macchina del tempo”: un focus dedicato all’opera di Lucio Fontana con un excursus temporale dalla Seconda guerra mondiale fino alle lotte femministe degli anni ’70; “Italia Novanta” si concentra sugli avvenimenti di questi anni e infine l’ultima sezione “Futuro radicale” che espone opere dell’architettura radicale.

Eccentrica – © Centro per l’arte contemporanea Pecci

“Per il Centro Pecci si apre oggi una nuova era, all’insegna della inclusione e dell’accessibilità. Riportare al centro del museo la collezione significa restituire valore ad un luogo che vuol essere, in prima istanza, uno spazio aperto alla comunità nonché un punto di riferimento del contemporaneo per l’intero Paese oltre che a livello internazionale – sottolinea Lorenzo Bini Smaghi, presidente della Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana – Una collezione che continuerà ad arricchirsi e che, da oggi, contribuisce a valorizzare la grande offerta artistico-culturale del Centro”.

La mostra di Lina Pallotta al Pecci – © Centro per l’arte contemporanea Pecci

In occasione dell’inaugurazione di “Eccentrica” si è aperta anche la prima mostra personale in un’istituzione pubblica italiana della fotografa Lina Pallotta. La rassegna, dal titolo ‘Volevo vedermi negli occhi’ presenta una selezione di foto del progetto Porpora, scattate a Porpora Marcasciano, attivista trans, a partire dal 1990. Quasi 80 immagini si muovono nello spazio, ora come pagine a muro, ora come strutture autoportanti. La mostra di Lina Pallotta sarà aperta fino al 15 ottobre.

I più popolari su intoscana