Da Chicago a Bamako passando per Vilnius, l’Occitania, Dakar, Montreal e Oslo: saranno in tutto 13 concerti da aprile a giugno in programma al PARC Performing Arts Research Centre di Firenze grazie a “Mixitè – Suoni e voci di culture antiche e attuali”.
La rassegna è curata da Toscana Produzione Musica il centro di produzione musicale presieduto da Paolo Zampini e la direzione artistica di Francesco Mariotti e Maurizio Busìa.
Riconosciuto dal Ministero della Cultura per il 2022-2024 e sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e Regione Toscana, Toscana Produzione Musica è un sistema di residenze artistiche, per il dialogo tra musica e arti dello spettacolo oltre che per la circuitazione e distribuzione, con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze del territorio tenendo lo sguardo rivolto alle sonorità del mondo.
Tra i nomi più importanti dell’edizione 2023 in una carrellata tra stelle del jazz e della scena sperimentale mondiale: Dave Douglas, trombettista decano della scena newyorchese sul palco insieme all’inossidabile batterista Joey Baron in un’incursione nel suono della East Coast americana, per continuare fino a giugno inoltrato con il pianista Dave Burrell a fianco del polistrumentista senegalese Dudu Kouate, la prodigiosa flautista statunitense Nicole Mitchell all’incontro col maestro della kora Ballaké Sissoko dal Mali, Adriano Viterbini alla chitarra e Enzo Pietropaoli al basso.
Il direttore artistico di Toscana Produzione Musica Maurizio Busìa ha spiegato: “È una gran bella sensazione iniziare a vedere gli ottimi risultati di un progetto culturale che è nato solo da pochi mesi e riscontra il favore dei cittadini e di ascoltatori curiosi arrivati da tutta la Toscana. Abbiamo puntato sull’alta qualità delle proposte musicali, su una politica dei biglietti particolarmente accessibili e su orari che permettano una fruizione “europea” della musica a partire dal tardo pomeriggio. Il tutto esaurito per Amaro Freitas ha mostrato una sala gremita, con la presenza di giovani e famiglie oltre a spettatori più maturi, evidenziando che la musica intesa come esperienza culturale ha bisogno di continua rigenerazione di pubblico e di luoghi dove sia possibile ascoltare tanto i grandi maestri che nuove proposte brillanti del territorio e non solo. Con Toscana Produzione Musica siamo convinti che sia la strada giusta”.
Mixitè: tutti i concerti
La rassegna prende il via il 21 aprile con Dave Douglas, nominato due volte ai Grammy, che dal New Jersey nell’85 approda nella metropoli alla ricerca di una svolta dopo un breve periodo sulla East Coast, in duo con Joey Baron, che nell’82 da Richmond, Virginia, si muove verso la Grande Mela arrivando a collaborare con Philip Glass, Laurie Anderson, David Bowie, Dizzy Gillespie e John Zorn.
Si prosegue il 22 aprile con Dave Burrell, artista di caratura eccezionale con composizioni dinamiche dalle radici blues e gospel che ricordano la tradizione di Jelly Roll Morton, James P. Johnson e Duke Ellington, così come i compositori d’avanguardia Thelonious Monk e John Coltrane. Un poeta musicale profondamente radicato nella tradizione afroamericana, ma aperto alle più ampie ispirazioni culturali che incontrerà sul palco Dudu Kouatè, griot figlio di griot, custode ed erede di una tradizione millenaria che ha portato in Italia, sbarcando a Messina nel 1988. Membro stabile dal 2017 dello storico Art Ensemble of Chicago.
E ancora sempre il 22 aprile: Camilla Battaglia, cantante e compositrice classe 1990, sarà sul palco con il progetto Elektra – suite in cinque parti, ciascuna dedicata a un archetipo femminile tra mitologia, storia antica e letteratura – insieme a Simone Graziano al piano, Francesco Fiorenzani alla chitarra, Francesco Ponticelli al contrabbasso e Francesca Remigi alla batteria.
Il 28 aprile salirà sul palco del Parc Fonterossa Open Orchestra, grande ensemble non convenzionale nato dai laboratori di improvvisazione che la compositrice, arrangiatrice e contrabbassista Silvia Bolognesi tiene dal 2016, in un’impresa musicale inedita a fianco di Nicole Mitchell, una delle migliori performer jazz con il flauto traverso.
Il 29 aprile Nicole Mitchell con Ballaké Sissoko, istituzione della kora, strumento tipico dei griot, saranno uniti nella creazione di un nuovo spazio musicale ibrido che va oltre ogni confine identitario.
Il 6 maggio suggestioni hip hop, linee rock e punk, groove e lirismi melodici si fonderanno nel live di Oliphante, lavoro firmato dall’astro nascente della scena francese Leïla Martial con Francesco Diodati alla chitarra e Stefano Tamborrino alla batteria.
Ment4l, formazione multiculturale formata da Michelangelo Scandroglio, contrabbassista toscano già vincitore del Premio Tomorrow’s Jazz, Mindaugas Stumbras chitarrista lituano musicalmente cresciuto a Glasgow, Fergus McCreadie pianista scozzese che incarna alla perfezione la tradizione del suo paese con quella jazzistica e Mattia Galeotti batterista toscano di madre svedese anche lui molto presente nella scena jazzistica italiana in concerto il 12 maggio alle ore 19.00.
Mixité prosegue il 13 maggio con Satoyama, band dedicata alla creazione di musica originale profondamente immaginifica e onirica che annovera tra le sue fila Luca Benedetto a tromba e tastiera, Christian Russano alle chitarre, Marco Bellafiore al contrabbasso, Gabriele Luttino alle percussioni.
Stefano Travaglini e Achille Succi, virtuosi del jazz nostrano, porteranno dal vivo il 14 maggio il nuovo lavoro discografico “Book Of Innocence”.
Ivan Mazuze, pluripremiato sassofonista e compositore originario del Mozambico con base in Norvegia, tra le migliori espressioni del world jazz attuale sarà sul palco del Parc il 21 maggio con Piero Gaddi al pianoforte, Bernardo Guerra alla batteria e Francesco Ponticelli al contrabbasso.
Il progetto inedito che vede in scena Tommaso Novi, storico membro della band “I Gatti Mézzi”, insieme alle musiciste canadesi Melissa Doucet e Cristina Beaudry-Cardenas arriva a Firenze il 27 maggio.
Il 10 giugno protagonista “t”, ultimo risultato della ricerca del duo composto da Samuele Strufaldi e Tommaso Rosati, che amplia l’organico su questo progetto alle tabla di Francesco Gherardi e ad un quarto elemento meccanico, un sistema computer-controlled che interviene sul pianoforte interagendo con l’esecuzione live.
Mixitè si chiude l’11 giugno alle 19 con Adriano Viterbini ed Enzo Pietropaoli: il primo alla chitarra, il secondo al basso, per un incontro di intenso respiro, un’esperienza di condivisione musicale.