E’ ‘libero’ dalla copertura che lo avvolgeva per gli ultimi interventi ed è ormai tornato alle origini il gruppo scultoreo di Ercole e Caco sull’arengario di Palazzo Vecchio. Pronto giusto in tempo per selfie e foto ricordo dei turisti di passaggio a Firenze per il ponte del 25 aprile.
Come spiegano dal Comune dopo la rimozione dei ponteggi, la statua di Ercole e Caco era stata coperta provvisoriamente con un telo di plastica, in modo da proteggere il consolidamento con nanocalci dagli agenti atmosferici.
Il prodotto a dispersione di nanoparticelle, compatibile e innovativo, è stato applicato sulla superficie al fine di consentire di riaggregare il marmo dando maggiore consistenza alla materia.
Per mezzo di piattaforma mobile, i teli sono stati rimossi per la stesura del trattamento protettivo finale che permette la traspirabilità del vapore acqueo del marmo. Con questo intervento si concludono i lavori.
Il consolidamento con nanocalci, effettuato sul gruppo e ancora da effettuare nel basamento, consiste in una speciale formulazione dell’Università degli Studi di Firenze, in particolare del CSGI, Consorzio per lo Sviluppo dei sistemi a Grande Interfase.
La clava, che probabilmente in origine era in bronzo dorato, è stata restaurata da Nicola Salvioli ed è stata ricollocata.
“Con il restauro della scultura di Ercole e Caco – ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella – ci avviamo a concludere un progetto straordinario che vede il restauro di tutti gruppi scultorei presenti in piazza della Signoria, siamo partiti con la fontana del Nettuno dell’Ammannati, siamo intervenuti sulla Giuditta e Oloferne, sul Marzocco, poi la pulizia del David, adesso ci rimane la statua equestre di Cosimo I. Siamo di fronte al più grande progetto di recupero di piazza Signoria mai fatto negli ultimi 100 anni“.
“Va avanti – spiega la vicesindaca e assessore alla cultura Alessia Bettini – l’impegno per i gruppi scultorei di piazza della Signoria. Un grandissimo e accurato lavoro, quello in corso, per riportare alla loro originaria bellezza questo patrimonio artistico inestimabile, grazie al prezioso supporto di Ferragamo“.
Il restauro dei gruppi scultorei di piazza della Signoria, iniziato nel settembre scorso, fa parte di un accordo tra il Comune di Firenze e la maison fiorentina Salvatore Ferragamo S.p.A. che, tramite Art Bonus, ha elargito un’erogazione liberale di oltre un milione di euro.
I lavori sono diretti dal Servizio Belle Arti del Comune, dall’architetto Tommaso Muccini, con l’alta sorveglianza a cura della SABAP Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio (funzionarie dott.ssa Lia Brunori e dott.ssa Daniela Parenti); e sono eseguiti da Cooperativa Archeologia con i restauratori Nicola Salvioli (restauro del David e delle parti in bronzo) e Stefano Landi (materiali lapidei) con il supporto del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) per le indagini diagnostiche.
Il progetto complessivo, che ha seguito quello che ha portato al restauro della maestosa fontana dell’Ammannati in piazza della Signoria (terminato nel 2019), ha già visto ultimati i restauri del David di piazzale Michelangelo, della copia del capolavoro michelangiolesco posta all’ingresso di Palazzo Vecchio e della statua bronzea di Giuditta ed Oloferne, copia dell’originale di Donatello conservato nella Sala dei Gigli del Palazzo, che è stata collocata di nuovo sul basamento sull’arengario.
Stanno intanto proseguendo i lavori dell’imponente statua equestre di Cosimo I, opera bronzea del Giambologna collocata in piazza della Signoria, tutt’ora smontata.