L’immunologo Anthony Fauci tra i massimi esperti mondiali nel campo delle malattie infettive ha accettato di operare in maniera informale come consigliere strategico di Rino Rappuoli, direttore scientifico del Biotecnopolo di Siena, istituzione fondata dai ministeri dell’Università, della Salute, dell’Economia e dello Sviluppo economico con lo scopo di dedicarsi alla ricerca applicata nelle biotecnologie e nelle scienze della vita.
La disponibilità di Fauci, consulente medico di sette presidenti degli Stati Uniti, è stata accolta con favore dal Nobel Giorgio Parisi, componente del consiglio di amministrazione della Fondazione.
“La disponibilità di Fauci a operare come consigliere informale – ha detto Parisi – è un passo fondamentale per fare del Biotecnopolo l’hub italiano per la ricerca, lo studio e la prevenzione delle pandemie“. Il Biotecnopolo , ha osservato, è infatti la concretizzazione del documento ‘Preparazione alle pandemie e ruolo della scienza’, elaborato dall’Accademia Nazionale dei Lincei e fatto proprio dalle Accademie del G20 nel 2021.
“Fauci ha relazioni multidecennali con scienziati italiani. Queste relazioni – ha sottolineato Parisi – indicano quanto il valore e il rigore della scienza italiana siano riconosciute: costituiscono lo sprone più concreto per avviare, nel più breve tempo possibile, l’attività di un Centro che può rappresentare un riconoscimento globale dell’eccellenza della scienza italiana”.
“Conosco e collaboro con Anthony Fauci da tantissimi anni. Sono onorato e felice che questo nostro sodalizio scientifico prosegua anche attraverso un progetto strategico per il nostro Paese, come la Fondazione Biotecnopolo. La scienza e il suo progresso si nutrono di scambi di conoscenze e competenze” ha dichiarato Rino Rappuoli, direttore scientifico della Fondazione Biotecnopolo di Siena.
“La Fondazione Biotecnopolo e l’Hub Antipandemico – prosegue – lavorano in rete con le principali istituzioni, gli enti di ricerca e gli scienziati internazionali, quali l’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera della Commissione europea), il National Institute of Health americano e Cepi, la coalizione globale per la preparazione alle pandemie. Il Biotecnopolo rappresenta uno dei pochi centri in Europa di questo tipo, si tratta di un modello nazionale per la ricerca sui vaccini e sulle terapie, collegato a una rete internazionale di contrasto ai rischi pandemici, per promuovere e coordinare le attività di studio, di ricerca, di sviluppo tecnico-scientifico e di trasferimento tecnologico”.
“Abbiamo davanti tante e importanti sfide – conclude Rappuoli – e lavoreremo per provare a vincerle tutti insieme, partendo da quel capitale scientifico che ha nel nostro territorio una lunga tradizione e attivando collaborazioni e scambi su scala internazionale”.