La Toscana festeggia il Capodanno dell’Annunciazione ad Arezzo. La città della Giostra del Saracino ospita quest’anno le celebrazioni in onore dell’antica tradizione per cui l’anno civile iniziava in Toscana il 25 marzo, il giorno in cui la Chiesa cattolica aveva collocato la Festa dell’Annunciazione, un calendario che rimase in vigore fino al 1749. Solo quell’anno infatti il Granduca Francesco III di Lorena emise un decreto che fissava il primo gennaio come inizio dell’anno, uniformandosi così al calendario gregoriano che dal 1582 veniva utilizzato in tutta Europa.
Tre giorni di eventi e una grande parata storica
Le celebrazioni sono partite il 24 marzo con il saluto della Giostra del Saracino in Piazza Grande e proseguiranno per due giorni con eventi speciali e visite guidate. Sabato infatti a partire dalle 16 nelle vie del centro storico sflilata del grande Corteo storico del Capodanno dell’Annunciazione, culminato sul sagrato della Cattedrale con lo schieramento finale dei gruppi storici.
Per chi vuole scoprire i tesori e le bellezze della città ci sono due percorsi: “Arezzo ti incanta”, una passeggiata notturna tra i palazzi del centro il sabato sera, e “L’annunciazione ad Arezzo“, un itinerario dedicato all’immagine della Vergine Annunziata e alla festa dei fiori domenica mattina. Domenica infine nel pomeriggio nelle piazze del centro si esibiranno i gruppi storici della Regione Toscana.
Una tradizione da tenere viva in Toscana
Da venerdì 24 a domenica 26 marzo Arezzo festeggia così il Capodanno dell’Annunciazione, con tre giorni di eventi che sono stati presentati nella sede del Consiglio regionale della Toscana, alla presenza del presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo e del presidente della Toscana Eugenio Giani. La Regione infatti, dopo una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, ha voluto inserire questa ricorrenza nel calendario annuale delle rievocazioni.
Nell’occasione il Comune di Arezzo ha donato alla Regione un oggetto speciale, uno scettro simile a quello che possiede il Maestro di Campo della Giostra del Saracino, ma sormontato dal Pegaso, simbolo di tutta la Toscana, che possa così passare di città in città. Il Capodanno dell’Annunciazione infatti vorrebbe diventare una celebrazione itinerante, che ogni anno possa trovare casa nei centri più importanti del territorio.
“Buon 2024 alle cittadine e ai cittadini toscani e grazie all’amministrazione comunale di Arezzo per aver partecipato con noi all’organizzazione di questi tre giorni che ricordano quando il capodanno iniziava nel giorno dell’Annunciazione – ha commentato il presidente Mazzeo – e grazie anche alle associazioni di rievocazione storica, che sono tante in Toscana e svolgono un ruolo importantissimo. La Toscana è conosciuta nel mondo per le sue rievocazioni storiche e tutti insieme in questi tre giorni racconteremo quanta storia c’è in questa regione.”
“Dal IV secolo d.C. al 1749, quindi per più di un millennio, il primo giorno dell’anno in Toscana è stato il 25 marzo – ha aggiunto il presidente Giani – un giorno che ha ispirato i grandi artisti toscani, come Leonardo con l’Annunciazione, che è il suo quadro più importante che abbiamo agli Uffizi, ma anche il Beato Angelico e Filippo Brunelleschi, che volle inaugurare la Cupola del Duomo di Firenze il 25 marzo del 1436 alla presenza del Papa. Una data che noi abbiamo riportato a quello che è identità e memoria della Toscana, attraverso i gruppi e le rievocazioni storiche.”