Stanno per arrivare le festività di Pasqua e, complici le belle giornate di primavera, in molti stanno organizzando gite fuoriporta alla scoperta della Toscana diffusa. Quest’anno, dal 7 e il 10 aprile 2023, ovvero dal venerdì santo al lunedì dell’angelo, si possono programmare diversi tour all’insegna della bellezza e delle tradizioni.
Amiata e Val di Cecina
Terra ibrida e complessa, compresa tra la Val d’Orcia e la Maremma del sud, l’Amiata è un centro di vita e di culture. Tra i borghi che meritano una sosta, segnaliamo Seggiano che, tra il verde della natura e l’argento delle foglie degli ulivi, accoglie i visitatori con gioielli di arte e architettura, offrendo i sapori dell’olio che lo rendono famoso oltre i confini della Toscana. Il prodotto di eccellenza, infatti, è l’olio extravergine di oliva Seggiano DOP, ottenuto da olive dell’Olivastra Seggianese; abbinandolo a una fetta di pane tostato, si ottiene la merenda perfetta.
Arroccato su una rupe di trachite, alle pendici del Monte Calvo, sorge il paese di Santa Fiora, importante meta turistica della zona conosciuto per la sua Peschiera, un invaso creato inizialmente per l’allevamento di trote in epoca medievale durante il dominio dei conti Aldobrandeschi.
Dall’Amiata ci spostiamo poi in Val di Cecina, che corre fino alla costa indugiando sui colli più alti. Al centro di questo affascinante territorio, si trovano le tortuose e strette stradine di Castelnuovo Val di Cecina. Intorno all’antico centro di Sasso Pisano, si possono ammirare notevoli fenomeni geotermici, le putizze e le fumarole, che conferiscono al paesaggio un aspetto misterioso e “infernale”, con vapori che escono dal terreno diffondendo nell’aria un acre odore di zolfo.
Tale forza emerge anche nelle sorgenti termali e nel campo geotermico di Larderello, a Pomarance, mentre a Montecatini Val di Cecina si può visitare l’antica miniera di rame.
Il borgo medievale di Radicondoli si affaccia sulle colline metallifere della campagna senese, situato su un’altura da cui domina le colline circostanti. Girando per il paese si notano ancora le tracce delle origini longobarde.
Le isole
Se invece preferite trascorrere le giornate di Pasqua e Pasquetta al mare, vi consigliamo le isole toscane. Nella stagione primaverile, ad esempio, Capraia è la destinazione amata da camminatori ed escursionisti.
Le altre isole del Parco dell’Arcipelago Toscano, Pianosa, Giglio, Montecristo, Giannutri e Gorgona, sono l’habitat preferito dai rapaci: sono infatti presenti il gheppio, le poiane ed il falco pellegrino. L’isola d’Elba, la più grande della Toscana, oltre a consentire di praticare birdwatching, permette di organizzare vacanze per tutti i gusti, anche con i bambini.
Sentieri e borghi di montagna
Un insieme di emozioni, un viaggio nei colori, un milione di possibilità. La Toscana diffusa comprende anche le bellissime montagne: dalle Alpi Apuane con le sue “cattedrali” di marmo, al regno delle grotte e dei castelli incantati della Lunigiana. A poca distanza si trova, invece, il panorama selvaggio della Garfagnana con i paesi di Coreglia Antelminelli, tra i Borghi più belli d’Italia; Fabbriche di Vergemoli con l’Eremo di Calomini; Gallicano; Piazza al Serchio; San Romano e l’incredibile Fortezza delle Verrucole.
Se avvertite il richiamo della spiritualità, vi attendono le foreste sacre del Casentino con il suggestivo Santuario di San Francesco a Chiusi della Verna.
Chi ama il rumore dei boschi, verrà stregato dal Mugello, terra aristocratica e senza tempo. Da queste terre, infatti, ha origine la famiglia de’ Medici, e sono molti i segni lasciati da questi potenti Signori. Chiamarono importanti architetti, come Michelozzo, a disegnare e a modificare castelli per trasformarli in accoglienti dimore, ne sono un esempio la villa di Cafaggiolo e il castello di Trebbio.
A Marradi, simbolo della Toscana diffusa, si potrà passeggiare tra viali e palazzi signorili, gustare i prodotti tipici del territorio (come i “marroni” e i formaggi) oppure avventurarsi in escursioni trekking nel bosco.
Ville, giardini e parchi
Costruiti dai migliori architetti dell’epoca per volontà dei Medici, le 12 Ville e i 2 Giardini Medicei della Toscana, dichiarati dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, sono veri gioielli dell’architettura rinascimentale tutti da scoprire. Nel comune di Carmignano si trova la splendida “La Ferdinanda”, nota anche come Villa di Artimino, commissionata da Ferdinando I de’ Medici al Buontalenti verso la fine del XVI secolo. Splendida anche la Villa Medicea di Poggio a Caiano, con il suo giardino rigoglioso e il portico terrazzato.
Domina le colline circostanti la Villa Medicea La Magia di Quarrata, situata su un’altura alle pendici settentrionali del Montalbano: la tenuta venne acquistata dal granduca Francesco I dei Medici nel 1583 e alla sua ristrutturazione lavorò anche Bernardo Buontalenti.
Infine, a Collodi, nel comune di Pescia, si trova la Villa costruita dalla nobile famiglia Garzoni. Incantevole il giardino che si apre come un teatro, con giochi e trionfi d’acqua e vasche grandi e stellate.