Sul grande muro di sponda del fiume Pesa a Montelupo si trova una delle colonie più stabili della Toscana di Topino o Rondine Riparia (Riparia riparia). Una colonia a rischio a causa dell’edera infestante: da qui i lavori per preparare i nidi ad essere presto di nuovo occupati. In questo senso si è attivato il Consorzio di bonifica del Medio Valdarno.
In particolare tra i vari problemi più generali che minacciano la sopravvivenza di questa specie c’è quello dell’edera che, scendendo lungo il muro di sponda, va a coprire i fori di accesso ai nidi, che sono poi i fori di drenaggio. L’edera non viene tolta tutta, spiega il consorzio, ma potata in modo mirato in corrispondenza dei nidi.
L’intervento per “liberare” i nidi
Il Consorzio ha agito con l’obiettivo di far tornare le Rondini riparie nel consueto periodo di marzo cosicché ritrovino gli accessi ai loro nidi liberi da impedimenti e, secondo il detto, “far primavera“.
“Sono queste le lavorazioni puntuali, attente e precise che il Consorzio riesce a mettere velocemente in campo a seguito delle richieste di collaborazione che ci arrivano da tanti interlocutori sul territorio – commenta il Presidente del Consorzio di Bonifica Marco Bottino – A volte ormai si preferisce affidare le proprie considerazioni, critiche e sfoghi ai social senza rivolgersi invece a chi di dovere; qui sulla Pesa, grazie al lavoro del Contratto di Fiume, si riesce sempre di più a dialogare anche tra interlocutori diversi e a lavorare per il bene comune del corso d’acqua“.
Rondine, presenza in forte diminuzione
Sono interventi che tengono anche conto che la popolazione di Topino o Rondine riparia (Riparia riparia) ha subito una forte diminuzione a livello regionale così come anche sull’intero territorio nazionale, per cause non ancora del tutto chiare e in corso di indagine ma, si sottolinea, che possono rischiare di mettere a repentaglio la sopravvivenza della specie stessa.