Gli scavi archeologici al santuario di San Casciano dei Bagni riprenderanno all’inizio dell’estate. Tra maggio e giugno ci sarà la ripartenza del cantiere dopo la scoperta di 24 statue in bronzo e di un numero infinito di monete di varie epoche.
Attesa per la grande mostra al Quirinale, prevista per la primavera, mentre sono stati compiuti i primi passi verso la realizzazione del museo a San Casciano dei Bagni. Intanto si sta procedendo al restauro dei reperti recuperati per consentire l’esposizione.
“Attualmente i lavori sono fermi, riprendiamo in estate gli scavi. Stiamo lavorando alla pubblicazione, per fare il punto della situazione di quanto fatto finora, e c’è in progetto l’allestimento del museo a San Casciano. Per noi è fondamentale che tutto rimanga lì, questo è stato capito dalle istituzioni e quindi tutto resterà lì” ha assicurato Caterina Rocchi, una delle archeologhe di San Casciano dei Bagni premiata insieme alle sue colleghe dal Consiglio regionale della Toscana.
“Lo scavo è ancora in corso – ha poi precisato l’archeologa Helga Maiorana – quindi molte parti del contesto verranno scoperte e quello che abbiamo già capito verrà affinato con la prosecuzione delle indagini. Quindi è fondamentale andare ancora avanti nell’indagine archeologica per poi musealizzare il contesto, avendo anche il tempo di assimilarlo e studiarlo per poi saperlo raccontare. Anche solo per fare una piccola didascalia di due righe abbiamo da studiare moltissimo, quindi tutto quello che ci sta dietro non è solo l’attività di scavo, ma è anche il dopo scavo che è veramente importante e di lunga durata“.
Per il museo che dovrà ospitare i ritrovamenti di San Casciano dei Bagni, ha aggiunto l’archeologa “le basi ci sono tutte. E’ già stato comprato l’immobile che ospiterà il museo però bisogna assimilare il contesto, studiarlo e saperlo raccontare. Molto spesso i musei hanno tempi lunghi di gestazione che servono proprio per questo motivo: saper raccontare in maniera più definitiva. Dall’anno scorso rispetto a quello che abbiamo scoperto dopo sono già cambiate delle nostre interpretazioni, via via che si scava si capisce e quindi dobbiamo esaurire il bacino di stratigrafia di dati che c’è lì intorno per essere sicuri di analizzarli globalmente“.
Il luogo delle scoperte archeologiche, in questi mesi, è oggetto di visite incessanti e in più occasione il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha evidenziato l’importanza del ritrovamento. Un’attenzione che ha avuto come primo ritorno per il piccolo comune senese una corsa all’acquisto di abitazioni e casolari nella zona. Con la speranza che la scoperta archeologica possa avviare un percorso virtuoso di promozione e un ritorno turistico in chiave economica.