Continua a migliorarsi Samuele Ceccarelli, lo sprinter di Massa, e lo fa agli Europei indoor di atletica a Istanbul dove ha vinto i 60 metri, davanti nuovamente a Marcell Jacobs, con il tempo di 6.48. Un oro che conferma lo stato di forma del velocista toscano, già campione italiano in carica, e che alimenta una bella competizione interna nella squadra azzurra con il campione olimpico Marcell Jacobs, secondo anche a Istanbul, con il crono di 6.50.
Per Ceccarelli, la manifestazione di Istanbul ha segnato il suo esordio nella nazionale maggiore e, nonostante qualche linea di febbre, ha stampato il miglior tempo europeo dell’anno. Una gara fatta tutta in testa, grazie ad un’ottima uscita dai blocchi di partenza e senza sbavature. Una doppietta insolita ma che fa ben sperare in vista della stagione estiva e dei mondiali che si terranno nel mese di agosto a Budapest.
Sul podio di Istanbul, Samuele non è riuscito a trattenere le lacrime di gioia per il risultato raggiunto: “Almeno una lacrima doveva scendere, perché questa vittoria vuol dire davvero tanto. Non ce l’ho fatta a resistere, è stato più forte di me. È il sogno di chi fa sport, cantare l’inno sul gradino più alto, non potevo non emozionarmi in un momento del genere” – ha commentato Ceccarelli alla Fidal – “Condividere il podio con il campione olimpico è un po’ strano. È una sensazione nuova, in un’unica trasferta ho portato via tutto quello che potevo. È anche merito del mio coach, non sono sempre facile da gestire negli allenamenti. È da quando ho iniziato a fare atletica che sogno di poter essere su un palcoscenico come questo. È la medaglia più bella che posso appendere in camera”.
Le congratulazioni per il risultato raggiunto sono arrivate anche dal presidente Eugenio Giani che ha scritto sui social: “Grandissimo il toscano Samuele Ceccarelli, talento straordinario di Massa che gareggia per la Atletica Firenze Marathon. Oggi Campione europeo indoor sui 60 metri, orgogliosi di lui, gli consegneremo il Pegaso, massimo riconoscimento della Regione Toscana“.
Il record della Iapichino
Nell’ultima giornata di gare è arrivato un altro grande successo. Larissa Iapichino ha infatti conquistato l’argento nel salto in lungo con la misura di 6,97, nuovo record italiano indoor, migliorando così il precedente record di 6,91 che condivideva con la mamma Fiona May. Per la Iapichino è stata la migliore gara indoor che ha condotto, sempre in crescita raggiungendo la misura di 6.97 e l’argento all’ultimo salto, in un continuo botta e risposta con le avversarie. L’azzurra comincia da un convincente 6,64 e poco dopo incrementa a 6,74 per balzare al secondo posto provvisorio, dietro al 6,79 della serba Ivana Vuleta-Spanovic. Al terzo salto aggiunge ancora qualche centimetro la toscana delle Fiamme Gialle con 6,77 mostrando la personalità di chi non si accontenta: è già la sua terza misura in carriera (meglio solo il 6,91 due anni fa ad Ancona per il record mondiale under 20 indoor e il 6,80 nel 2020 a Savona all’aperto) con una rincorsa veloce dopo i recenti progressi nello sprint. Poi va al comando la tedesca Mihambo, con 6,83 al quarto salto, mentre Larissa fa 6,75 e ha il bronzo virtuale al collo. Intanto si avvicina pericolosamente Jazmin Sawyers con 6,76 ed è solo un’avvisaglia perché la britannica sbarca per la prima volta a 7,00 nel quinto turno, scalzando la bandiera tricolore dal podio momentaneo. È qui che l’azzurra dà il meglio di sé. La replica è immediata: 6,91 per riprendersi il secondo posto. In una battaglia senza esclusione di colpi, reagisce subito Vuleta con un altro 6,91 che la riporta in seconda posizione per la seconda miglior misura e quindi Iapichino torna a essere terza in classifica. Manca un salto, quello dell’ultimo acuto, del nuovo miglioramento fino al 6,97 della medaglia d’argento.
“Felicissima!”, ha commentato Larissa Iapichino a caldo ai microfoni Fidal. “All’ultimo salto ho avuto una scarica di adrenalina, è esploso qualcosa in me e ho detto: ‘dai, ora si salta’… e ho saltato! Fino all’ultimo con il fiato sospeso, in una gara super tirata con avversarie fantastiche. Assurdo! Cosa c’è dietro questo risultato? Ho lavorato sulla velocità e mi sono stabilizzata su una rincorsa che ho costruito a partire dall’anno scorso. C’è bisogno di tempo, come in tutte le cose. Questa dell’atletica italiana è una squadra fantastica, giovane e forte, è bellissimo farne parte. Sono fiera di me e di mio papà Gianni che mi allena, per continuare a divertirci con l’atletica”.
I risultati dei toscani in gara
Niente da fare per Leonardo Fabbri nel lancio del peso, conquistata la finale, non ha saputo ripetere l’ottima prova degli assoluti di Ancona. La gara, vinta dal compagno di squadra Zane Weir, a Istanbul finisce senza misura con sei nulla. Nel salto con l’asta Claudio Stecchi chiude al sesto posto in una finale equilibratissima. Il grevigiano supera 5,70 dopo un nullo, fallisce una volta 5,80 ed è costretto a provare il 5,85 che sarebbe il nuovo record italiano indoor, tre centimetri in più di quello eguagliato quest’anno. Non riesce l’impresa e perciò chiude al sesto posto.
La spedizione italiana grazie alle sei medaglie conquistate, due ori e quattro argenti, e altri importanti piazzamenti tra i primi otto, ha vinto per la prima volta la classifica a punti con un punteggio di 84 davanti alla fortissima Gran Bretagna. Un risultato senza precedenti nelle 37 edizioni dell’evento, mentre nel medagliere gli azzurri chiudono in quarta posizione.