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Formaggi, il Pecorino toscano Dop tra i primi dieci al mondo

L’Atlante mondiale della cucina tradizionale TasteAtlas piazza otto italiani nella top ten con buona pace per i francesi. Saccardi: premiato prodotto identitario

Il pecorino toscano Dop – © Consorzio pecorino toscano Dop

Pecorino toscano Dop nella top 10 dei migliori al mondo stilata da TasteAtlas. Una marcia trionfale per l’Italia: nelle prime dieci posizioni sono ben otto gli italiani. Con buona pace dei francesi. A guidare la classifica il Parmigiano reggiano, seguito dal Gorgonzola piccante e dalla Burrata.

L’Atlante mondiale della cucina tradizionale TasteAtlas mette al quarto posto il Grana padano, al quinto il messicano Oaxaca cheese a precedere lo stracchino di Crescenza (6°) e la mozzarella di bufala campana (7°). All’ottavo posto il portoghese Queijo Serra da Estrela. A contendersi gli ultimi due posti in top ten i due pecorini, sardo (9°) e toscano (10°).

Nei primi 50 posti sono 18 i formaggi che sventolano il tricolore. Una disfatta per i formaggi francesi se per trovare il primo in classifica il Reblochion, bisogna scendere alla 13esima posizione.

Best Cheeses in the World 2023 – © TasteAtlas

Tutti i numeri del Pecorino Toscano Dop

Il Consorzio Tutela del Pecorino Toscano Dop si avvia a festeggiare i 40 anni: costituito il 27 febbraio 1985 oggi riunisce 900 allevatori di cui circa 200 associati. Conta su 17 caseifici, due stagionatori e un confezionatore. Il disciplinare di produzione si propone di tramandare la tradizione e rafforzare l’identità del formaggio a livello nazionale e internazionale.

Con 34 milioni di valore alla produzione e 62 di valore al consumo, il pecorino toscano è il principale formaggio Made in Tuscany. Inoltre è il più venduto all’estero con 5 milioni di euro di esportazioni (+12,2%) secondo l’ultimo rapporto Qualivita – Ismea.

Il pecorino Toscano Dop è una delle due denominazione di origine riconosciute (l’altra è il pecorino delle Balze Volterrane) che determinano la straordinaria crescita della Dop Economy toscana e del paniere regionale con 34 formaggi inseriti tra i prodotti agricole tradizionali” si spiega in una nota di Coldiretti Toscana.

La classifica di TasteAtlas sta a dimostrare come il Pecorino toscano Dop sia sempre più amato e apprezzato in Italia e all’estero.

Pecorino Toscano DOP, cresce la domanda in Italia e all’estero – © Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP

Saccardi: premiato prodotto identitario

ll pecorino toscano che si classifica nella top ten dei formaggi più buoni al mondo è una posizione da primato che ci dà una enorme soddisfazione ma che non mi sorprende” sottolinea la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi.

Il riconoscimento ha premiato la qualità di un prodotto d’eccellenza e identitario  della nostra regione – continua Saccardi – Un risultato che ci conferma che il Pecorino toscano Dop è sempre più amato e apprezzato in Italia e all’estero. Questo lo deve anche al forte impegno del Consorzio Pecorino Dop: anche con il sostegno della Regione Toscana, ha saputo concertare strategie, obiettivi e azioni per far sì che questo prodotto avesse sempre maggiore successo sui mercati nazionali e soprattutto internazionali. Sono traguardi come questo che ci convincono della bontà delle nostre scelte e delle nostre battaglie centrate sulla tutela e la difesa dei nostri prodotti d’eccellenza”.

Stefania Saccardi

Il precedente storico pecorino toscano-parmigiano

La produzione di pecorino ha origini antichissime: fin dal tempo degli Etruschi. C’è un precedente illustre per il Pecorino toscano. L’umanista Bartolomeo Platina, nel 1475, incorona il marzolino d’Etruria, come veniva chiamato a quel tempo, miglior formaggio d’Italia, insieme al Parmigiano. Segno che il TasteAtlas non si è sbagliato di molto nel giudizio.

I rischi per il Pecorino toscano

Per Coldiretti a minacciare il pecorino toscano, e più in generale la produzione di formaggi regionali, sono il fenomeno delle predazioni a danni dei pastori che hanno contribuito alla chiusura di una allevamento ovino da latte su tre dal 2009 (-33%).

Inoltre un pericolo è l’italian sounding, sopratutto nel web e nell’e-commerce. “Il pecorino toscano Dop è il secondo prodotto toscano a denominazione di origine per numero di casi di inserzioni web irregolari sventati dall’Ispettorato centrale repressioni frodi del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste in sei anni” per Coldiretti.

Un rischio sono inoltre i nuovi sistemi di etichettatura a semaforo come il Nutriscore che “è infatti fuorviante, discriminatorio ed incompleto, finendo paradossalmente per escludere dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole“. Così viene escluso ben “l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine e le eccellenze della Dieta Mediterranea“.

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