La settimana delle Anteprime di Toscana prende il via sotto i migliori auspici. Come testimoniano i dati Ismea diffusi durante il tradizionale appuntamento per il vino made in Tuscany il 2022 sarà un’annata da record in termini di incassi riferibili all’export delle Dop. Le stime parlano di oltre 690 milioni di euro, con un +7% rispetto all’anno precedente, nonostante una flessione in termini di volume (-3%), in linea col dato nazionale.
L’abituale appuntamento di PrimaAnteprima ha visto sul palco del Cinema La Compagnia di Firenze, i vertici di Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Fondazione Sistema Toscana, ISMEA e A.VI.TO. Il presidente della Regione Eugenio Giani e l’assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi hanno sottolineato pregi e potenzialità della realtà vinicola e lo sforzo compiuto con BuyWine per presentare aziende e cantine sui mercati esteri.
L’impegno della Regione con il BuyWine
“Alla manifestazione BuyWine ho visto aziende felici, ho parlato con loro e c’è contentezza dei vari contatti che” nel corso dei mesi “si trasformano in contratti. La Regione prova a dare una mano ad un mondo che non dà solo lavoro e costruisce Pil: quello del vino è un settore che ci aiuta a mantenere la Toscana bella come ce l’hanno consegnata. Poi qualche problema c’è, il territorio va sempre gestito per non causare l’aumento indiscriminato di animali selvatici. Noi comunque difendiamo il nostro vino” ha sottolineato la vice presidente Stefania Saccardi.
Vino tra etichette e vigneti da ristrutturare
Nel sottolineare l’importanza del settore ha affermato poi che “se sulle etichette del vino si mette la dicitura ‘Nuoce gravemente alla salute’ vuol dire che non si è capito il problema. Sono d’accordo col ministro Lollobrigida: il vino nuoce gravemente alla salute ma di quelli che non lo bevono“. “Stiamo varando anche la misura per la ristrutturazione dei vigneti – ha ricordato Saccardi -. Una misura che ha un’attenzione particolare per un problema che si sta affacciando anche in Toscana, la flavescenza dorata“.
Giani: il vino è nel Dna di questa regione
Il presidente Eugenio Giani ha ricordato come “il vino è nel Dna di questa regione“: dagli Etruschi, ai Romani, all’arte rinascimentale con la figura di bacco. I toscani sono passati i primi nel 1716 con Cosimo III dei Medici a “proteggere” le esportazioni di Chianti Classico, Pomino, Carmignano e Valdarno superiore: un mondo del vino che pur forte delle sue classiche denominazioni si è evoluto e cresciuto come dimostra l’exploit di tante denominazioni sui mercati esteri.
“Niente etichette sul vino in Toscana”
Giani ha poi confermato una posizione netta sul tema delle etichette del vino. “Io ritengo che sia una cosa assurda, come presidente della Regione Toscana non consentirò mai che circolino sul nostro territorio etichette così devianti” ha detto il presidente. “Un giusto consumo del vino ha una funzione anche di deterrenza rispetto a patologie cancerogene. Il vino non ha un problema di aspetti salutistici, ma è un elemento di equilibrio nella nostra dieta e nel nostro modo di essere – ha aggiunto-. L’eccesso fa male, ma questo riguarda tutte le cose“.
Il grande ambasciatore della Toscana nel mondo
Il segretario generale della Camera di commercio di Firenze Giuseppe Salvini ha sottolineato che “il vino è il grande ambasciatore della Toscana nel mondo e incrementa anche l’attenzione turistica. Ad esempio noi siamo giunti alla 13/a edizione del BuyWine, format che si è evoluto e che non si è fermato neanche con la pandemia. Siamo orgogliosi del gioco di squadra, affrontiamo i mercati del mondo“.
Dal calcio alla vigna: la storia di Dario Dainelli
La mattinata si è aperta con la lunga intervista di Tinto, ormai presentatore fisso di PrimAnteprima, all’ex capitano della Fiorentina Dario Dainelli, oggi apprezzato produttore vinicolo. Dainelli, titolare di un’azienda vinicola a Cerreto Guidi ha ricordato che il comune denominatore di calcio e vino “è la passione. E poi c’è anche il legame con la terra, il rispetto che si deve avere. In entrambi i casi ci sono le squadre, adesso ho un team di coloro che lavorano in vigna e in cantina. Ora vorrei trasferire questa passione ai miei figli: l’idea è fare qualcosa di riconoscibile, che possa avere una identità forte“.
Tutti i numeri della Toscana
Dopo la passione di Dainelli e la poesia espressa dalla forza evocativa delle immagini a parlare sono stati i numeri del rapporto Ismea. La Toscana è settima per vino prodotto, con una quota media pari al 5% del totale. Nella regione, emerge dal report, ci sono 58 indicazioni geografiche riconosciute, di cui 52 Dop e 6 Igt.
Secondo le prime elaborazioni, ancora provvisorie, nel 2022 sono stati imbottigliati 1,3 milioni di ettolitri di Dop (-7% rispetto al 2021) mentre l’Igp è scesa dell’8% con 626mila ettolitri.
I magnifici tre: Usa, Canada, Germania
La domanda di vini Dop toscani si concentra soprattutto nei Paesi extra Ue (67% e 72% rispettivamente in volume e in valore), con una forte concentrazione in tre direzioni: il 57% delle consegne viene effettuato in Usa, Germania e Canada. Gli Stati Uniti da soli rappresentano il 34% in volume e il 38% in valore. La richiesta oltreoceano cresce del 17% in valore, la domanda tedesca è scesa sia in volume che in valore, così come quella del Regno Unito. Cresce del 10% il valore dell’export in Canada, a parità di volumi.
Nel Vecchio Continente soddisfazioni dai cugini d’Oltralpe: la Francia fa segnare un +31% in termini di valore. Sulle luci dell’anno appena concluso, però, pesano le ombre delle incertezze dei mercati a livello globale e gli aumenti dei costi. All’interno dei confini comunitari, la riduzione della domanda di vini Dop toscani è stata pari al 3,7% con una lieve riduzione anche dei corrispettivi monetari.
Spesa, i vini Igt in positivo
Le Dop toscane hanno registrato una riduzione del 10,6% in termini di volume, in linea con il dato nazionale, nella domanda interna nel 2022. In termini di spesa i vini Igt toscani mostrano invece per il secondo anno consecutivo una dinamica positiva con un +2,8% dopo il +3,5% dello scorso anno. La nota negativa arriva dal fatto che gli attuali volumi acquistati sono inferiori al periodo pre-pandemia. Il rapporto Ismea evidenzia che il 2022 ha segnato un aumento del ricavo medio in vigna, arrivato oltre i 7mila euro ad ettaro.
Il popolo del web incorona la Toscana del vino
La Toscana si conferma all’avanguardia per i temi legati all’enoturismo: è la seconda regione più visitata dai turisti italiani che si muovono con il food ed il wine come motivazione primaria di viaggio. È inoltre in prima posizione per numero prenotazioni di esperienze enogastronomiche sul portale TripAdvisor.
Il rapporto sul turismo enogastronomico italiano presentato dall’autrice Roberta Garibaldi ribadisce l’apprezzamento della Toscana come terra di enoturismo, driver di viaggio insieme all’ineguagliabile mix di arte, cultura, natura e artigianato.
Il racconto dell’identità della Toscana
“Il racconto è fondamentale e il vino è un connotato importante di questo racconto” ha sottolineato il direttore di Fondazione Sistema Toscana Francesco Palumbo sottolineando come il racconto dell’identità della Toscana è affidato proprio a FST. “Vanno raccontate le storie, si diceva prima – ha aggiunto- Dainelli diceva che c’è un pezzo di personalità nelle sue bottiglie e nel vino più che in altri prodotti viene espressa la personalità di chi lo genera. Anche il presidente Giani ha richiamato l’importanza dell’identità. Il digitale e l’immagine dell’audiovisivo sono uno degli strumenti più forti per il racconto: oggi sono a Firenze 130 giornalisti per BuyWine, 35 da tutto il mondo. Questo racconto accompagna i nostri produttori: il nostro compito è di accompagnarli negli eventi come BuyWine e PrimAnteprima e nella promozione internazionale con pillole, web e format. L’attrazione della Toscana sul web è fortissima” ha concluso.
A dimostrazione dell’importanza dello storytelling in sala sono stati proiettati due video realizzati da Marco Pieraccioli di Intoscana per raccontare i suoni del vino e le emozioni che può regalare.
Toscana ad alto gradimento pure sul web
Una conferma arriva anche dagli insights di Visittuscany.com, il sito ufficiale della destinazione Toscana gestito da Fondazione Sistema Toscana. Nel corso del 2022, infatti, i contenuti a tema enoturismo sono stati visti per più di 180mila volte, con una media di circa 500 visite al giorno, da un totale di quasi 160mila utenti.
Il pubblico più interessato è italiano (+16% rispetto al 2021), seguito da americani (+124%), tedeschi (+184%), spagnoli (+182%) e inglesi (+297%). Tra i contenuti e le offerte più cliccate le proposte di visite e degustazioni in cantina, wine tasting tra le vigne e itinerari di relax con la vinoterapia.
Ottimi numeri registrati anche dai canali social di BuyWine, di Anteprime e dal Portale ufficiale della Toscana, intoscana.it: nel corso del 2022 i contenuti a tema vino presenti su intoscana.it hanno ottenuto oltre 80.000 visualizzazioni.
Il racconto enogastronomico sul portale ha generato oltre 200.000 sessioni utente. Tutti valori in crescita del +10% rispetto al 2021. Inoltre, i video sul vino hanno ottenuto 2 milioni di impression, con oltre 70mila visualizzazioni.