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Revocato lo sciopero dei benzinai, resta la mobilitazione

Si attende l’esito del tavolo ministeriale dell’8 febbraio che ha al centro la riforma del settore

benzina

Sciopero a metà per i benzinai: stop alla protesta da parte dei gestori di Fegica e di Figisc-Anisa Confcommercio. Una scelta fatta “per gli automobilisti, non certo per il governo” hanno spiegato le due sigle. “I cittadini italiani hanno capito” che il Governo, “ha incautamente scaricato sui gestori la responsabilità dell’aumento dell’accisa e li ha indicati come i veri speculatori“, ha ribadito Roberto Di Vincenzo, presidente della Fegica.

La chiusura dei distributori, secondo i dati diffusi dalle tre organizzazioni – anche la Faib Confesercenti – ha visto un’adesione dell’80-90% al netto delle precettazioni, dei gestori diretti e qualche pompa bianca, pari a 12-13mila impianti sui 22mila totali.

La convocazione dal capo di gabinetto del Mimit sui contenuti dell’emendamento che sarà presentato alla Camera “ha confermato il persistere di molte criticità” hanno precisato Fegica e Figisc Confcommercio.

Insistere nell’azione di sciopero per ottenere ascolto dal Governo non ha più alcuna ragione di essere” hanno quindi deciso. Ma “la mobilitazione rimane in piedi” ha avvertito il presidente di Fegica, Roberto Di Vincenzo, annunciando che si attende “l’esito del tavolo dell’8 febbraio” sulla riforma del settore.

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